Roma

Coronavirus, il grido del mondo dello spettacolo. Ghini: “A noi nessun aiuto”

L'attore romano preoccupato per il futuro del settore: “Ci sono altre priorità, ma c'è un'intera categoria che non ha nessun tipo di ammortizzatore sociale”

Il Coronavirus ha messo in ginocchio non solo la sanità e l'economia, ma anche il mondo dello spettacolo, del cinema, del ballo e della musica. Ad alzare la voce è Massimo Ghini, preoccupato per il futuro del settore: “Per la nostra categoria non è previsto nessun tipo di ammortizzatore sociale”.

 

L'attore romano, intervistato su Rai1 da Francesca Fialdini a 'Da Noi a Ruota Libera', ha commentato il blocco imposto dal Governo su tutte le attività culturali. “Sono seriamente preoccupato per il nostro settore. Ci sono certamente altre priorità - ha detto Ghini -, ma c'è da pensare che in questo momento c'è un'intera categoria di attori, cantanti, ballerini e musicisti che compongono il mondo dello spettacolo e dell'arte che non hanno nessun tipo di ammortizzatore sociale”.

"Noi - ha proseguito - non prendiamo la cassa integrazione. Non voglio essere malinteso, io parlo a nome di una categoria. Pongo il problema perché vorrei che ci fosse attenzione anche per questo tipo di difficoltà, il nostro è un mondo che non potrà ripartire come altri. Noi siamo dei 'privilegiati' ma dei privilegiati precari”, ha concluso Ghini.