Roma
Coronavirus, il San Raffaele contagia l'Umberto I: 2 casi a malattie infettive
Positivi un infermiere ed un paziente: i contagi riferibili al focali della Pisana salgono a 70. Subito test per tutti gli operatori e ricoverati del reparto
Coronavirus, il focolaio dell'Irccs San Raffaele contagia anche il Policlinico Umberto I: trovati positivi un infermiere, collegato per un link familiare al cluster della Pisana, ed un paziente di malattie infettive. I casi totali riconducibili alla struttura salgono a 70, con la Regione che deve ancora effettuare oltre 2700 test a dimessi e congiunti.
A dare la notizia dei casi all'interno dell'Umberto I è stata direttamente l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio: “Sono due i casi comunicati dall’Azienda ospedaliera Policlinico Umberto I riferibili al focolaio del San Raffaele Pisana che arriva così ad un totale di 70 casi. Si tratta di un infermiere collegato per un link famigliare al focolaio e un paziente risultato anch’esso positivo. Si stanno eseguendo i test su tutti gli operatori e i pazienti del reparto di malattie infettive che è in sicurezza”.
Con questi ulteriori due casi, salgono a 70 i positivi del focolaio, 15 dei quali scoperti nella giornata di mercoledì. Otto sono persone residenti nel piccolo Comune di Montopoli di Sabina, un centro di poco più di 4000 anime conosciuto come “Il paese dei corsari”. Nello specifico, ad infettare gli otto montopolesi è stato un paziente positivo al Covid-19 deceduto dopo un periodo di riabilitazione presso la struttura in via della Pisana, 235. “La notizia ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno – racconta all’Agi il sindaco di Montopoli di Sabina, Andrea Fiori –. Stiamo effettuando le verifiche del caso, come disposto da Asl e Regione Lazio, perché al momento i nostri numeri non coincidono con quelli che ci sono stati comunicati. Siamo comunque già in contatto con tutte le persone coinvolte”. Gli altri 5 casi sono stati trovati tutti nella Capitale, 3 nell'Asl Roma 1 e 2 nell'Asl Roma 2.
Il focolaio del San Raffaele, scoperto il 5 giugno, non è stato poi ancora isolato. Più Regione Lazio ed Asl Roma3 svolgono tamponi e test sierologici, più aumentano infetti al Coronavirus e potenziali tali. Se inizialmente la Regione pensava di isolare il cluster con 700 tamponi circa, in cinque giorni il numero è aumentato ad oltre 5000. A confermarlo è lo stesso assessore alla Sanità, Alessio D'Amato: “Sono stati effettuati ad oggi per fini di sanità pubblica per il solo focolaio dell'Irccs San Raffaele Pisana 2.332 tamponi e ne stimiamo oltre 5 mila tra tamponi e test”.
Il focolaio del San Raffaele colpisce anche Guidonia
L'onda del San Raffaele non ha investito solo Rieti. Martedì infatti, l'Asl Roma 5 ha comunicato la positività di nove cittadini residenti nel Comune di Guidonia, tutto appartenenti allo stesso nucleo familiare e tutti residenti nello stesso stabile, come confermato dal sindaco della cittadina Michel Barbet su Facebook.
Tra i nove contagiati c'è però un agente della Polizia Locale del Comune. Questo ha costretto Guidonia a correre ai ripari ed a svolgere i tamponi a tutti i dipendenti della forza dell'ordine entrati in contatto con l'agente infetto ed a sospendere temporaneamente tutti i servizi al pubblico. “A seguito del caso positivo al Covid 19 dell’Agente della Polizia Locale – scrive ancora su Facebook Barbet – ci siamo subito attivati per gestire questa nuova situazione emergenziale. Di concerto con l’Asl Roma 5 abbiamo predisposto, infatti, che vengano effettuati i tamponi a tutti gli agenti, e in via precauzionale, a tutti i dipendenti pubblici che lavorano a contatto con il pubblico. Stiamo, inoltre, predisponendo di concerto con l’Assessore al Personale Andrea Saladino in via precauzionale la temporanea sospensione degli uffici aperti al pubblico per espletare le funzioni di controllo”.