Roma

Coronavirus: il sindaco di Roma Raggi si è dimenticata di chiudere i cimiteri

Nei cimiteri romani senza un'ordinanza cancelli aperti da marzo ma ingressi vietati. il caos della burocrazia e le proteste dei fiorai

Coronavirus, la riapertura dei cimiteri a Roma è un giallo tipico della più disordinata burocrazia. Aperti? Chiusi? Nessuno sa dirlo, neanche l'Ama e se per caso si prova a superare il cancello d'ingresso, il vigilante avverte: “Il cimitero è aperto, ma se lei entra io dove chiamare i carabinieri perché non si può entrare”.

Nel primo giorno della Fase 2, quella in cui teoricamente dovrebbero celebrarsi anche i funerali con al massimo 15 persone, nei cimiteri di Roma gestiti dall'Ama regna il caos. A sollevare il problema sono le decine di fiorai la cui attività è stata congelata dal lockdown e che chiedono a gran voce di poter tornare a lavorare per sé e per le proprie famiglie, solo che a Roma si è verificata un'anomalia: non esiste un'ordinanza del sindaco che decreta la chiusura e di fatto non è neanche necessaria un'ordinanza per la loro riapertura, e così giuridicamente quei lembi di terra in cui i nostri cari dovrebbero riposare in pace, sono terra di nessuno.

 

Cioè sarebbero dell'Ama che, senza aver avuto mai una comunicazione ufficiale di chiusura, ha appeso un cartello surreale in bella vista sino al domenica 3 maggio co il quale comunicava che l'accesso era consentito solo in caso di funerali e “in misura di una sola autovettura per funerale”. Quindi il cimitero è aperto, ma “l'accesso come visitatore comporta uno spostamento che non rientra” tra quelli previsti dal penultimo Dpcm e che quindi qualsiasi ingresso “verrà segnalato alle forze dell'ordine”. Dunque aperto, ma chiuso e questo “perché - sostengono i fiorai ai quali è stato impedito di fare la piccola manutenzione delle tombe a loro affidate e che raccontano la loro vicenda affidandola al portavoce Daniele Gattanella – non è mai stata fatta un'ordinanza di chiusura. E quindi il cimitero è aperto ma noi non possiamo entrare. Ma ora basta – conclude – vogliamo chiarezza e voglia sapere quando potremo tornare a lavorare”

L'intervista a Daniele Gattannella è stata realizzata domenica 3 maggio, quando da parte di Ama non era stata persa alcuna decisione sulla funzionalità dei cimiteri e ha seguito dell'ingresso del cronista, segnalati ai carabinieri da parte del vigilante, in Ama si sarebbe tenuta una riunione serie urgente per decidere come gestire l'apertura.

Così da stamane le visite ai propri cari sono di nuovo consentite con tanto di fiori sulle tombe, ad eccezione del Flaminio. Qui di 3 cancelli ne è stato aperto solo 1 ma lontano dalla zona dei fiorai ai quai la “ripartenza è stata negata”.