Roma
Coronavirus, infermiere positivo trova 78mila euro: “Li dono per il vaccino”
Luca Ferrari, infermiere dell'Umberto I positivo al virus e poi guarito, trova in casa due buoni postali da 5 mln di lire: una parte verrà donata alla ricerca
Coronavirus, infermiere del Policlinico Umberto I positivo al Covid-19 dopo una festa all'ospedale Sant'Andrea per una assunzione: senza sintomi ed in isolamento domiciliare, per noia rivoluziona casa e trova due buoni postali della mamma defunta da 5 milioni di lire ciascuno, pari oggi a 78 mila euro.
Luca Ferrari, infermiere di 34 anni, ad inizio marzo e prima del lockdown imposto dal Governo Conte, viene invitato da un amico specializzando all'ospedale Sant'Andrea per un rinfresco in cui si sarebbe festeggiata la sua assunzione come medico. Qui il dramma: al termine della festicciola, 8 tra medici ed operatori sanitari che ne avevano preso parti iniziano ad avere i sintomi del Coronavirus e risultano positivi al tampone. Tra questi c'è anche Luca.
Il giovane infermiere non ha gravi difficoltà respiratorie e la febbre e sempre rimasta bassa e così viene lasciato in isolamento domiciliare. “Avevo solo un po' di tosse e qualche linea di febbre, niente più – spiega ad Affaritaliani.it –. Ho preso degli antipiretici per tre giorni e poi è sparito tutto. Quando la Asl mi ha contattato per fare un nuovo tampone sono risultato negativo”.
Nel frattempo però Luca non poteva uscire di casa ed allora ha deciso di mettere un po' di ordine per casa. “Io sono una persone che ama stare in giro, sto sempre fuori casa. Preso dalla noia ho deciso coì di rivoluzionare casa e di mettere tutto ciò che era fuori posto in ordine – continua l'infermiere –. Rovistando tra delle vecchie foto ho trovato due buoni postali fruttiferi dal valore di 5 milioni di lire ciascuno del 1995 di prorpietà di mia mamma, morta due anni fa. In qualità di unico erede perché figlio unico e anche mio papà è morto, e vista la mia impossibilità di uscire perché al tempo ancora positivo ho cercato su internet qualcuno che potesse verificare per me la validità di questi due buoni. Grazie all'Associazione Giustitalia abbiamo scoperto che i buoni erano ancora validi e che valevano oggi poco più di 78 mila euro (78.333,80€ per l'esattezza, ndr). Mi è stato assicurato che la cifra mi verrà accreditata entro 20 maggio prossimo”.
Una volta che la cifra verrà accreditata sul proprio conto, Luca ha deciso di donarne una parte alla ricerca del vaccino del Coronavirus: “Sono soldi piovuti dal cielo questi e se non fossi stato male non li avrei mai trovati. Io sono una persona molto fatalista e credo che da una cosa brutta possa nascerne una bella. I soldi fanno sempre comodo, non va negato, ma sono una persona che vive da solo, ho un bello stipendio e una casa di proprietà e quindi per questo ho deciso di donarne una buona parte alla ricerca del vaccino o di una cura per il Covid-19. La mia donazione sarà una piccola goccia nell'oceano ma sono sicuro che potrà comunque essere molto utile”.