Roma

Coronavirus, l'Italia torna un Paese per bamboccioni. Generazione stand by

Roma e Torino le città più colpite dall'incertezza sul futuro. Dopo i millennials e la Generazione Z nascono i giovani in stand by

Col Coronavirus tornano in auge i bamboccioni. Se prima della pandemia il 30% sognava di lasciare mamma e papà per andare a vivere da soli, scatta la rivoluzione al contrario.

A sollevare l'ennesimo problema sociale è uno studio indipendente della startup Zappyrent che raccogliendo i dati sugli affitti e l'età media dei contraenti dei contratti ha evidenziatoc he la percentuale di under 30 alle prese con la richiesta di un affitto a medio termine è scesa di 30 punti. Se a marzo 2020 questa fascia di età rappresentava ben l’80% del totale dei richiedenti oggi, 12 mesi dopo, siamo al 50%. Tra le componenti che incidono su questo andamento pesano la condizione economica e lavorativa, fattori determinanti nella percezione del rischio. 

I dati sugli affitti dei giovani
L’analisi del portale, condotta sui volumi di prenotazioni per affitto a medio termine - fino a 24 mesi - realizzate negli ultimi 12 mesi, conferma anche per il settore degli affitti gli effetti della pandemia su quella generazione che da quest’anno prende una nuova etichetta, “Generazione Standby”. Mentre a inizio 2020 il desiderio di progettualità dei giovani italiani registrava un trend positivo, stando ai risultati dell’indagine di Zappyrent oggi, un anno dopo, tutto rallenta o si ferma e sale del 19,1% l’età media di chi cerca un affitto a medio termine per intraprendere il più importante dei progetti di vita tipici del passaggio alla fase adulta: lasciare la casa dei genitori. 

Se è vero che oltre il 60% dei giovani italiani, Millennials e Generazione Z, percepisce i propri progetti di vita a rischio e crede che l’emergenza sanitaria avrà un impatto negativo sul futuro, vivere da soli è il primo elemento a cui si rinuncia. Anche gli affitti a medio termine, che sono - per il loro ridotto numero di vincoli - i preferiti di chi si imbarca in progetti lavorativi e personali nuovi e magari temporanei, registrano questo fenomeno: a marzo 2021 l’età media di chi ha scelto questo contratto ha per la prima volta superato i 30 anni. 

Analizzando il fenomeno in termini geografici sono Torino e Roma le città più colpite, dove viene fotografata la diminuzione più significativa di affitti i cui titolari rientrano nella fascia di età 19-29.