Roma

Coronavirus, la verità sul crash Inps: 300 tecnici pagati come giardinieri

La Consip ha gestito la gara d'appalto dei sistemi informarici dell'Inps: 314 esperti a 20 mila euro l'anno, il costo medio di un giardiniere

Inps e bonus Coronavirus: dietro il crash dei servizi informatici non c'è solo la responsabilità dell'Inps ma anche il sistema delle gare al ribasso che fa pagare ingegneri e tecnici poco più di una segretaria junior. E la gara, tanto per cambiare è firmata Consip.

La vicenda è complessa e porta la firma delle società Leonardo, Fastweb e del consorzio di imprese Kairos che alla fine dell'estate 2018 si aggiudicano il contratto secondo il criterio “economicamente più vantaggioso” che significa massimo ribasso. La gara da oltre 150 milioni di euro viene così aggiudicata a circa 48 mln di euro. La tecnica delle gare costruite solo ed esclusivamente per risparmiare e con il principio dell'informatica di Stato con un'azienda statale che bandisce e un altro pezzo dello Stato che si affianca ai privati, colpisce ancora.

Ma è l'analisi del contratto che porta a risultati imbarazzanti per una società come l'Inps che tiene sui suoi server i dati sensibili di milioni di persone e che dal Governo viene impegnata in operazioni complesse, come appunto l'erogazione del bonus coronavirus.

Il contratto stipulato parla chiaro: le aziende vincitrici in cambio di 48 mln di euro tra esperti di tecnologia. sistemisti senior e junior e operatori devono garantire un piccolo esercito di 314 persone a disposizione dell'Inps con stipendi medi che si attestano intorno ai 40 mila euro l'anno lordi. Ciò vuol dire che il personale che dovrebbe garantire pensioni, privacy e altro ha un costo che vale come quello di un giardiniere o di una segretaria al primo impiego. Delle due l'una: o le aziende per rendere remunerativo il lavoro sono ricorse a neo laureati sì efficienti ma con pochissima esperienza di sistemi complessi e strategici, oppure il manipolo dei 300 che ogni giorni timbrano nelle diverse sedi Inps è clamorosamente sottopagato rispetto alle prestazioni che dovrebbe garantire.

Chiaro è che il portale Inps, affidato a informatici di base, non potrà mai reggere il confronto con Amazon, Netflix o l'efficientissimo mondo del porno, che basa la sua tecnologia sulla ricerca sistematica di personale esperto e ben pagato. I “giganti della rete” scelgono i fornitori su criteri di efficienza e non al “massimo ribasso”, mascherano contratti da lavoro dipendente come forniture esterne, nel silenzio delle organizzazioni sindacali. E' la riprova è nel sistema di gestione delle risorse e delle penali per i fornitori che non si basano su mancate prestazioni ma solo sule presenze del personale. Più che l'informatica di Stato l'Inps è la prova del caos di Stato.

La replica di Consip

Consip non ha gestito la gara d'appalto dei sistemi informatici dell'Inps. Per l’aggiudicazione del contratto in oggetto, Inps ha utilizzato uno degli strumenti previsti dal Codice dei contratti pubblici, l’Accordo quadro. Nel caso specifico si tratta dell’Accordo quadro “System management”, aggiudicato da Consip nel 2015. L’Accordo quadro prevede una prima fase di gara, gestita da Consip, che serve a selezionare, sulla base di molteplici parametri, più fornitori aggiudicatari e una seconda fase, c.d. “appalto specifico”, gestito autonomamente dalle singole stazioni appaltanti (in questo caso l’Inps).

Nella prima fase, la gara per l’aggiudicazione dell’Accordo quadro:

è stata svolta in base al criterio della ”offerta economicamente più vantaggiosa” che non equivale “al massimo ribasso”, bensì tiene conto sia degli aspetti qualitativi sia di quelli economici (prezzo).

come in tutte le gare per servizi di Consip, si è posta attenzione a profili professionali dettagliati e di elevata competenza, nonché a livelli di servizio estremamente puntuali.

Nella seconda fase le amministrazioni possono rilanciare il confronto fra i fornitori aggiudicatari, sia sugli aspetti qualitativi sia su quelli economici (partendo come basa d’asta dal prezzo di aggiudicazione dell’Accordo quadro Consip) e sono dunque responsabili delle caratteristiche tecniche dei servizi, dei requisiti tecnico-professionali delle risorse, delle procedure di aggiudicazione e verifica dell’anomalia delle offerte, della gestione del contratto.

Replica la redazione

Il ricorso all'offerta economicamente più vantaggiosa e la successiva aggiudicazione della gara per l'importo di 48 milioni di euro, si traduce in uno stipendio medio di 40 mila euro l'anno lordi per ciascuna delle 314 risorse, che prestano servizio giornaliero presso le sedi Inps. Ci auguriamo che i sistemi informativi di Consip siano gestiti con maggiore rispetto delle professionalità e con livelli decisamente diversi.