Roma
Coronavirus, movida folle a Roma. Locali aperti e giovani in massa: 10 denunce
Assembramento e mancata chiusura dei locali pubblici, controlli e denunce della Polizia Locale. Raggi: "Cittadini si attengano alle regole"
Nonostante quanto stabilito dal decreto del Governo Conte sul Coronavirus, sono diversi i locali a Roma, tra pub, discoteche e attività di ristorazione, che non hanno rispettato le norme a tutela della sicurezza pubblica. Folle di giovani fuori dalla attività: scattano le denunce dei vigili.
E così, nell'ambito dei controlli svolti dalla Polizia Locale di Roma Capitale, sono stati dieci i gestori denunciati per inottemperanza alla chiusura, oppure nel caso di ristoranti e bar, per il mancato rispetto dell'obbligo di distanza interpersonale di un metro tra i clienti.
Gli agenti del I Gruppo “ex Trevi” e del Gssu, durante le verifiche, hanno scovato alcuni locali, siti nelle principali piazze e vie tipiche della movida nel Centro Storico capitolino, pieni di gente nonostante dovessero essere chiusi, oppure con giovani che consumavano pasti e bevande gomito a gomito. Nei confronti dei responsabili , oltre alla denuncia, verrà inoltrata comunicazione al Prefetto per gli ulteriori provvedimenti.
Proprio domenica l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, aveva postato su Facebook una foto della movida del sabato sera a Ponte Milvio dove si vedono decine di ragazzi seduti uno accanto all'altro, senza mantenere la distanza di sicurezza raccomandata alla luce dell'emergenza, il tutto condito dall'hashtag “#NUNSEPOFA”.
"È fondamentale che tutti i cittadini si attengano rigorosamente alle prescrizioni stabilite dalle autorità. Ogni singolo gesto può rivelarsi decisivo. È necessario che tutti compiano uno sforzo per tutelare la nostra comunità. Occorrono responsabilità e rispetto delle regole, nessuno può e deve pensare di essere esentato", sottolinea la Sindaca Virginia Raggi.
"Invitiamo tutti i cittadini e in modo particolare i giovani, ad attenersi al rispetto delle regole, perché nessuno è immune dal contagio. Sono necessari senso di responsabilità e collaborazione. Non c'è spazio per egoismi, personalismi e pressapochismi, Continueremo a vigilare, non curanti dei rischi reali anche per noi operatori di polizia, affinché il contagio possa essere contenuto e le cure sanitarie garantite a tutti coloro che ne hanno bisogno, ma serve senso civico", dichiara il Comandate, Antonio Di Maggio.Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni, per vigilare sul rispetto di norme atte a garantire la salute pubblica.