Roma

Coronavirus, nuova emergenza rifiuti a Roma: via libera alle mini discariche

La Regione Lazio incrementa la capacità dei siti di stoccaggio temporaneo, “sino alla fine dell'emergenza nazionale coronavirus”

Dall'emergenza Coronavirus all'emergenza rifiuti. La pandemia romana della monnezza si arricchisce di un nuovo capitolo: da oggi i siti di stoccaggio temporaneo di rifiuti indifferenziati e e della raccolta differenziata possono trasformarsi in piccole discariche, alcune delle quali in città.

Lo ha deciso la Regione Lazio che ha colto al balzo la “palla” lanciata dal ministero dell'Ambiente che nei giorni scorsi ha diffuso una circolare emergenziale con la quale ha dato la possibilità a Comune e Regioni di derogare ad una serie di regolamenti che impedivano a discariche di inerti e siti di stoccaggio temporaneo – come quelli che l'Ama ha organizzato in diversi punti della città – di non superare determinate quantità.

Nel Lazio la Regione, attraverso l'ordinanza formata dall'assessore Valeriani lo scorso primo aprile, si è avvalsa della facoltà di fare “ricorso temporaneo a forme speciali di gestione dei rifiuti con ricorso a regimi straordinari, al fine di evitare l'interruzione di pubblico servizio”. Di fatto il Governo, attraverso il Ministero dell'ambiente e l'insolito strumento della circolare che di solito viene utilizzata per dare spiegazioni tecniche, ha salvato Roma da un nuovo baratro. Qualora per l'emergenza Coronavirus per Roma si dovessero chiudere le porte delle discariche fuori regione, gli impianti di Tmb, i “tritarifiuti” come quello di Rocca Cencia e Malagrotta”, potranno funzionare da “discariche temporanee” sino al 30 % in più di quanto previsto dalla legge. Non solo. I centri di raccolta comunale, cioè i punti della città in cui Ama deposita temporaneamente i rifiuti, potranno incrementare lo stoccaggio sino al 20% in più.

Più critica la situazione nelle discariche, dove l'aumento dello stoccaggio potrà arrivare sino al 50 per cento dei quantitativi autorizzati. Insomma, in attesa di una discarica di servizio, la Regione col via libera del Ministero, dà vita a una serie di piccole discariche. L'ordinanza è chiara: durerà sino alla cessazione dello stato di emergenza nazionale.