Roma
Coronavirus, orrore all'ospedale Sant'Andrea: i medici dormono per terra
La denuncia del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini: “Vergognoso trattamento. Dopo l'emergenza, il direttore generale si dimetta”
Coronavirus, orrore all'ospedale Sant'Andrea di Roma: i medici specializzandi, in prima linea per combattere il Covid-19, dormono a terra o su brande di fortuna. Il tutto in condizioni igieniche pietosi. A denunciare l'accaduto è Fratelli d'Italia, tramite il consigliere regionale Giancarlo Righini.
“Brande di fortuna, materassi a terra, cuscini rimediati nei salottini di attesa, letti non rifatti, condizioni igieniche pietose. Questo è il vergognoso trattamento riservato ai medici specializzandi che con straordinario spirito di sacrificio ed abnegazione stanno combattendo in prima linea contro il Coronavirus. E’ inconcepibile che ci siano così gravi carenze organizzative in questa fase di grande pressione su medici e personale sanitario, da parte di un’azienda sanitaria come l’ospedale S. Andrea, che è polo universitario. Non appena saremo usciti dall’emergenza, il direttore generale sollevi i responsabili di questo scempio oppure rassegni lui stesso le dimissioni”, scrive in un comunicato il consigliere Righini.
La replica dell'ospedale Sant'Andrea
"In riferimento alla denuncia del Consigliere Giancarlo Righini pubblicata quest’oggi su alcuni organi di stampa, l’AOU Sant’Andrea precisa che i servizi per i pazienti affetti da Covid-19 presso il Sant’Andrea riguardano gli attuali 10 posti letto di malattie infettive e 9 posti letto dedicati presso l’Unità di Terapia Intensiva, oltre l’organizzazione di un’area pre-triage presso il Pronto Soccorso. Nell’ambito di questi tre servizi operano a tempo pieno sulle 24h medici ospedalieri e universitari strutturati, che si dedicano all’assistenza con totale senso di abnegazione e competenza. Trattandosi di attività piuttosto intesa, non è previsto riposo notturno sui letti. Considerato inoltre che la gestione dei pazienti affetti da Covid-19 richiede particolare attenzione, oltreché esperienza, non è prevista l’operatività da parte di specializzandi. Le informazioni e le foto pubblicate pertanto non fanno riferimento ai servizi dedicati ai pazienti Covid-19. Si sottolinea inoltre, per completezza d’informazione, che i turni notturni sono orario di servizio effettivo e che pertanto l’Azienda non prevede la disponibilità di letti per dormire durante l’orario di lavoro. L’Azienda, rassicurando ad ogni modo che sarà effettuata ogni valutazione sui casi segnalati, si augura di ricevere il sostegno di tutti in questo delicato momento e che vengano evitate inopportune strumentalizzazioni e attacchi gratuiti".
La risposta del consigliere Righini al Sant'Andrea
"Inappropriata e contraddittoria la risposta dell’Azienda Ospedaliera S.Andrea alla mia nota di denuncia delle vergognose condizioni in cui lavorano i medici specializzandi. Un'ovvietà da parte loro, sostenere che la situazione segnalata non riguarda reparti in cui sono ricoverati i pazienti con il Covid-19 conclamato. Infatti se così non fosse, ci sarebbero gli estremi per un esposto alla Procura della Repubblica. Invece la mia segnalazione (documentata con immagini inequivocabili), fa riferimento a tutti i reparti e gli ambienti dell’Ospedale, laddove gli specializzandi lavorano quotidianamente e sono esposti al virus. Sappiamo che il contagio si può diffondere anche fuori dal reparto dedicato ai malati Covid-19 e colpire soprattutto i medici, che vanno tutelati al massimo, per questo ho sottolineato l’esigenza di garantire le necessarie condizioni igieniche di lavoro. Rispetto all’imbarazzante reportage, giudico evasiva e fuori tema la risposta del S.Andrea che fa riferimento ad altri problemi: l’orario di lavoro dei medici strutturati e l’organizzazione dei reparti per malati conclamati di Coronavirus. Sottolineo inoltre diverse contraddizioni nella replica dell’Azienda. Innanzitutto, come è noto da anni il Sant’Andrea mette a disposizione dei medici strutturati di guardia le stanze del IV piano per il riposo del medico di guardia non impegnato, quindi quando nella replica si afferma che l’Azienda non prevede 'disponibilità di letti per dormire durante l’orario di lavoro', è chiaro che si fa riferimento esclusivamente ai medici specializzandi. Sappiamo però che, per quanto concerne il riposo durante il turno, per gli specializzandi non esiste purtroppo ad oggi una legislazione specifica sull’argomento, tuttavia bisogna tutelare anche i giovani medici, soprattutto in questa fase d’emergenza. Essi lavorano notte e giorno in Ospedale, costretti a condividere con gli strutturati gli esigui spazi messi a disposizione del Sant’Andrea, con un sovraffollamento delle stanze che certo non limita l’eventuale diffusione del virus. Pertanto ribadisco che, l’intento della mia segnalazione è quello di ricordare che va rispettato e tutelato il lavoro di tutti i medici anziani e giovani,e soprattutto, di richiamare l’Azienda Ospedaliera al suo dovere di polo Universitario, sede di una Facoltà di Medicina e di Scuole di Specializzazione, che è quello di assicurare ai medici in formazione, condizioni di lavoro dignitoso e compatibili con una crescita professionale senza rischi per la propria salute".