Roma

Coronavirus: ospedali e caserme senza mense: il pasticcio dei codici Cert

Il decreto Chiudi Italia non comprende i codici 56.29.1 delle mense in appalto di ospedali, caserme e case di cura per anziani. L'esperto: "Subito correzione"

Coronavirus: chiude Fca, chiudono le fabbriche di mobili e, leggendo il decreto del Governo emanato questa mattina, dovrebbero chiudere anche le mese degli ospedali. Sui codici Cert 2017, quelli che indicano la corretta classificazione delle attività, il pasticcio è servito.

A scorrere l'elenco delle attività che possono e devono rimanere aperte, si scopre che nella fretta i tecnici di Palazzo Chigi si sono dimenticati alcune attività essenziali come la gestione delle mense in appalto o concessione presso le fabbriche ancora aperte e gli ospedali ma anche – e ancor più grave – la fornitura pasti per le forze armate, i pasti a domicilio per gli anziani e le case di cura e i pasti all'interno dei centri di accoglienza.

Così sei professionisti come gli esperti commercialisti possono rimanere aperti, è proprio un commercialista romano a segnalare l'incongruenza del decreto che, nell'elenco nei codici Ateco 2017 allegato alla tabella, non include i codici 56.29.1 per le mese.

“In assenza di una correzione – spiega l'esperto – entro le prossime 24 ore tutte le società con questo codici dovranno ottemperare e chiudere i battenti. Persino gli ospedali e le forze armate rischiano di rimanere senza pasti, così come i centri accoglienza e le case di cura per gli anziani. Un errore al quale va messo subito riparo, altrimenti sarà un disastro”.