Roma

Coronavirus e processi: i magistrati di Roma: interventi o sarà la paralisi

L'Anm di Roma presenta la serie di interventi urgenti per evirare il tracollo della Giustizia

Coronavirus, processi di Appello bloccati, ma è tutta la macchina della giustizia ad essere paralizzata. Lo scrive la giunta dell' Anm Roma l'associazione nazionale magistrati in un lunga lettera-appello.

“Vengano adottate in tempi rapidi urgenti misure al fine di non disperdere lo sforzo dei colleghi del Distretto per garantire effettiva continuità, anche nel periodo di emergenza sanitaria, all'amministrazione della giustizia e consentire la trattazione dei procedimenti per i quali non opera la sospensione e lo svolgimento degli adempimenti di cancelleria e, nel contempo, tutelare la salute dei magistrati, del personale amministrativo, degli avvocati, delle parti e di tutti i soggetti a qualunque titolo coinvolti nelle attività giudiziarie”.

Nella lettera inviata, tra gli altri, anche al ministro della Giustizia, “tenuto conto che gli interventi normativi, organizzativi e strutturali fin qui adottati”, in tema di emergenza coronavirus, “pur apprezzabili, hanno dato risposta solo parziale alle esigenze legate alla grave emergenza in corso”. Per la giunta “considerato che in assenza, quanto meno allo Stato, di elementi scientificamente attendibili sulla scorta dei quali formulare una prognosi sulla possibile evoluzione dell'epidemia ed il ritorno alle ordinarie modalità di fissazione e trattazione dei procedimenti” è “in particolare urgente consentire l'accesso al lavoro da remoto non soltanto ai magistrati ma anche al personale amministrativo che, oltre alla pubblicazione dei provvedimenti e alla comunicazione dei rinvii delle udienze, deve anche curare, nel civile, gli adempimenti relativi alla acquisizione degli atti di parte, compiti che in periodo di ridotta presenza negli uffici stanno subendo un grave rallentamento che si tradurrà in ulteriore elemento di criticità alla ripresa dell'attività ordinaria”.

Infine per l'Anm di Roma e del Lazio “quanto al penale ed al settore della Sorveglianza, è indispensabile il potenziamento delle risorse relative alle videoconferenze ad al potenziamento delle dotazioni e procedure informatiche, in modo da rendere efficiente l'attività da remoto tenendo conto delle specifiche esigenze di celerità delle attività da svolgere» e “devono essere ulteriormente richiamate le specifiche esigenze degli Uffici Giudiziari minorili del distretto, che subiscono le conseguenze del grave ritardo nella fornitura di dotazioni tecniche, di personale e di informatizzazione delle procedure”.