Roma

Coronavirus Roma, 13 nuovi casi. La Regione: “Senza le mascherine si richiude”

I contagi totali da inizio emergenza sono 8436: nel Lazio 17 nuovi casi, 10 sono di importazione. D'Amato: “Rischiamo impennata di contagi come in Catalogna”

Scende di poco il numero dei nuovi casi di Coronavirus nel Lazio: dopo i 20 di sabato, domenica 19 luglio registrati 17 nuovi contagi, di cui 13 a Roma. Continuano ad aumentare i positivi di importazione: dopo i tamponi altri 10 infetti rientrati da Bangladesh, Iraq, Pakistan e India. Regione preoccupata per le troppe persone senza mascherina.

 

“Domenica registriamo un dato di 17 casi. Di questi 10 sono casi di importazione”. Così l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. D'Amato precisa che “6 casi sono di nazionalità del Bangladesh, un caso  dall’Iraq, due dal Pakistan e uno dall’India”.

“Rivolgo un appello all’utilizzo della mascherina o si dovrà richiudere – aggiunge l'assessore –. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna”.

Nella Asl Roma 1 si registrano tre nuovi casi e di questi due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso di una persona in fase di pre-ospedalizzazione al Policlinico Umberto I. Nella Asl Roma 2 dei quattro nuovi casi nelle ultime 24h due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso riguarda una persona di nazionalità Indiana già posta in isolamento e un caso di una persona di rientro dal Pakistan ora ricoverato allo Spallanzani. Attivate le procedure del contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 3 sono sei i nuovi casi nelle ultime 24h e di questi due sono persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Un caso riguarda una donna con link familiare ad un caso di rientro dall’Iraq. Un caso riguarda una persona segnalata dal medico di medicina generale e una persona con link con un cluster familiare già noto.

Infine per quanto riguarda le province si registrano quattro nuovi casi e di questi tre nella Asl di Frosinone: si tratta di un uomo in accesso al pronto soccorso di Sora, e due donne in accesso al pronto soccorso di Frosinone. Un caso nella Asl di Rieti riguarda un uomo del Pakistan in accesso al pronto soccorso.

Si registra un solo decesso nel Lazio nelle ultime ventiquattro ore.

Rsa pubblica di Albano diventerà un centro studi sugli anziani

“Questa mattina ho fatto visita alla RSA pubblica di Albano e voglio ringraziare tutto il personale della ASL Roma 6 per il grande impegno e la professionalità mostrati in questo periodo di emergenza. Queste strutture dimostrano l'importanza dell'impegno pubblico nella tutela e nel sostegno, non solo sanitario, alle fasce fragili della popolazione. Ho trovato un ambiente confortevole e personale qualificato e fortemente motivato”, dichiara ancora D’Amato.

“Prosegue il nostro impegno nella cura dell'anziano e verso un sistema di integrazione tra i servizi sanitari e ludico ricreativi per la terza e quarta età - ha commentato il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda - per le prossime settimane è stato predisposto anche un programma di intrattenimento musicale per gli ospiti delle nostre RSA. Gli ospiti cittadini del Bangladesh hanno concluso il periodo di osservazione e domani, all'esito dell'ultimo tampone eseguito oggi, lasceranno la struttura. Li ringrazio per aver collaborato e rispettato rigorosamente tutte le misure previste. Per le RSA sono allo studio molteplici progettualità. La RSA di Albano diventerà un Centro per lo studio dei disturbi dell'anziano”.