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Coronavirus Roma, la crisi dei teatri. Persi 24 mln: “Abbandonati dalla Raggi”

Coronavirus, la crisi nera dei teatri romani: persi più di un milione di spettatori e 24 milioni di euro nei soli mesi di marzo, aprile e maggio. E dal Comune nessun segnale al settore, nonostante Raggi e Bergamo si professino estimatori numero della cultura.

 

Il grido arriva direttamente dall'Utr, l'Unione Teatri di Roma: “Mentre l’Italia tutta attraversa un momento veramente drammatico per effetto del virus e delle enorme crisi economica che ne deriva nessun segnale ci arriva dai responsabili dell’amministrazione del Comune di Roma. L’unica notizia che ci giunge riguarda l’appello che il nostro vicesindaco e Assessore alla 'Crescita Culturale' Luca Bergamo ha rivolto al Governo insieme ad altri suoi omologhi. Senza voler esprimersi sull’opportunità che un rappresentante della formazione in forza al governo scelga di rivolgere una petizione ai propri componenti di partito, è evidente che alla petizione non è seguito nessun cenno, di alcun genere, sull’atteggiamento e le azioni che gli amministratori del Comune di Roma intendono assumere per far fronte all’emergenza e per la ripartenza. Come se non bastasse nessuna risposta, neppure di cortesia, è stata rivolta alle diverse sollecitazioni che abbiamo inviato a Sindaca Virginia Raggi e ViceSindaco Luca Bergamo. Eppure crediamo che sia necessaria un’azione tesa ad affrontare l’emergenza seguita da una altrettanto necessaria organizzazione per la ripresa”.

“Siamo in attesa – prosegue l'Unione – di segnali di intervento e siamo disponibili a un confronto che riteniamo necessario per affrontare un’emergenza che diventa sempre più impellente, ma anche per evitare misure che, sebbene potrebbero aver efficacia in altri settori, si possano trasformare in ostacolo e compromettano il percorso di ripartenza per lo spettacolo dal vivo. In questo periodo, nella sola città di Roma, l’esercizio teatrale registra e prevede circa 1.150.000 spettatori e 24.000.000 di euro perduti per i soli mesi di marzo, aprile e maggio con una ricaduta disastrosa sul nostro settore e tutti i suoi addetti, diretti e indotti, che pure svolgono un compito fondamentale per la vita sociale e il progresso di tutto il Paese”.

Per l'Unione Teatri di Roma è fondamentale “superare l’emergenza; che lo spettacolo dal vivo torni a svolgere la funzione di presidio socio–culturale, unico nella forza e nel valore che i teatri hanno per le comunità dove operano, e anche tornare a svolgere la funzione di luoghi di svago ed intrattenimento; e salvaguardare i numerosissimi posti di lavoro”.

Infine ecco le misure necessarie che Utr propone per salvare la categoria: Istituzione di un Fondo speciale per lo Spettacolo a tutela di tutto il comparto e i suoi lavoratori; 100% di contributo ai vincitori di bandi culturali fino alla primavera 2021 (votato all'unanimità in consiglio comunale); Sospensione delle IMU-TARI-TASI-TOSAP-ICP e CIMP; Costituzione di un fondo per rimborsare quota affitti dei teatri privati; Costituzione di un fondo per rimborsare quota affitti da contratti con privati di spazi adibiti ad attività culturali (scuole di danza, musica e altri) chiusi; Convenzione con Banche per credito agevolato e con garanzia pubblica ai vincitori di bandi culturali; Abbattimento della burocrazia per l’accesso al credito e l’accesso/rendicontazione dei bandi.

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