Roma

Coronavirus, Roma si ferma: stop al mercato Porta Portese. Guerra alla movida

Chiusi i mercati storici: restano aperti solo quelli rionali. Nuovi controlli ai locali: due denunce. La Città metropolitana attivata unità di crisi

Roma si ferma per il Coronavirus. Dopo il nuovo decreto del Governo che istituisce tutta l'Italia come "zona protetta" per arginare il contagio dal Covid-19, la Capitale aumenta le restrizioni: chiusi i mercati storici della tradizione, restano aperti solo i rionali; la Città Metropolitana attiva l'unità di crisi; il Comune dichiara guerra alla movida e ai locali che non rispettano le nuove regole.

 

E così, nel corso della riunione in Campidoglio tra il sindaco di Roma Virginia Raggi, e i vertici dell’amministrazione capitolina, si è deciso per la chiusura degli storici mercati della tradizione romana: stop sia a quelli domenicali di Porta Portese e via Palmiro Togliatti, che a quello aperto tutta la settimana di via Sannio.

Guerra alla movida

Da martedì pomeriggio a Roma partiranno delle pattuglie di controllo per verificare il rispetto dell'obbligo di chiusura al pubblico di bar e ristoranti a partire dalle 18, come disposto dal Dpcm emanato lunedì sera. Le verifiche verranno eseguite in particolare nei luoghi della movida, in modo da evitare eventuali assembramenti che possano diventare focolai di contagio.

Ma già nella notte sono scattate due nuove denunce scattate per inottemperanza alla chiusura delle attività, una nel quartiere di San Lorenzo e l'altra a due passi da Via del Corso. Gli agenti della Polizia Locale hanno perlustrato diversi quartieri, provvedendo a verificare oltre 100 attività, sia per il mancato rispetto dell'obbligo di distanza interpersonale di almeno un metro tra i clienti per le attività di somministrazione, che per l'obbligo di chiudere i battenti per pub e discoteche. Una trentina gli agenti provenienti dai gruppi Gssu, I Centro (ex Trevi), Parioli, Sapienza, Cassia, Prenestino e Casilino, impiegati non solo nelle aree del Centro Storico ma anche in altri quartieri, dalla zona Nomentana a San Lorenzo, da San Basilio al Prenestino e Ponte Milvio.

Fontana di Trevi transennata ma piazza aperta

Gli accessi al camminamento di fronte alla Fontana di Trevi sono stati transennati martedì mattina a scopo precauzionale dagli agenti del I Gruppo (ex Trevi) della Polizia Locale del Campidoglio per evitare i consueti assembramenti di persone che si fermano a guardare il monumento e gettare le monetine portafortuna. La piazza resta comunque fruibile al transito.

Ztl del Centro aperte fino al 3 aprile

Le Zone a traffico limitato del Centro storico e del Tridente di Roma resteranno aperte tutto il giorno da domani fino al 3 aprile. È la decisione presa dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, di concerto con la giunta capitolina, per agevolare gli spostamenti di chi ha bisogno di muoversi in città per ragioni di lavoro o per altre situazioni di necessità. Le auto potranno quindi circolare liberamente, senza limiti di orario, nelle Ztl del Centro storico e del Tridente, fatta eccezione per gli orari notturni di chiusura previsti nel fine settimana, che restano invariati.

La Città Metropolitana attiva l'unità di crisi

"La Città Metropolitana di Roma ha formalizzato la costituzione dell’unità di crisi dell’Ente metropolitano. Sarà coordinata dal segretario generale/direttore generale e ne faranno parte tutte le unità dei vari settori Dipartimentali. Sarà operativo per tutta la durata dell’emergenza sanitaria e fino a quando non sarà cessata. Ogni componente sarà chiamato a studiare ed adottare tutte le misure operative ed organizzative per ridurre al minimo l’esposizione del personale dipendente al rischio contagio del Covid-19". Così Teresa Zotta, vice sindaco della Città Metropolitana di Roma.

Consiglio Comunale solo su urgenze e consiglieri a distanza

Le sedute dell'Assemblea Capitolina saranno limitate "all'esame di soli argomenti ed atti valutati di urgenza o la cui adozione sia indifferibile in relazione a motivate scadenze", in modo da contenere il numero delle riunioni come forma di prevenzione dal possibile contagio da coronavirus. Lo ha stabilito l'ufficio di presidenza dell'Aula, con una deliberazione sottoscritta da tutti i capigruppo.

Le sedute, come già stabilito nei giorni scorsi, sono interdette al pubblico e verranno svolte con il minor numero possibile di personale. Come forma di prevenzione i consiglieri "si alterneranno nelle postazioni su ciascuna fila lasciando libere, anche in verticale, le poltrone immediatamente contigue al proprio posto". Stesse linee di indirizzo valgono per lo svolgimento delle commissioni capitoline. Quanto alla conferenza dei capigruppo verrà privilegiata la modalità "audio/video conferenza".