Roma
Coronavirus: sesso, no grazie. E picchia la moglie davanti alla figlia minore
Arrestato un 35enne russo per maltrattamenti in famiglia: pretendeva ad ogni costo un rapporto sessuale con la moglie
Pretendeva, ubriaco ed in piena emergenza Coronavirus, di avere un rapporto sessuale dalla moglie ma al rifiuto, ha iniziato a minacciarla ed a picchiarla davanti alla figlia minore.
E’ circa l’una di notte quando un equipaggio del Reparto Volanti, diretto da Giuseppe Sangiovanni, viene inviato in via Sebastiano Ziani, zona Cipro, per una lite tra una coppia. Sul posto, i poliziotti, ascoltata la vittima, hanno appreso che poco prima, mentre questa si trovava in camera da letto con la figlia di 7 anni, il marito, B.R., russo di 35 anni, con cui viveva separata in casa da diverso tempo, era entrato nella stanza completamente ubriaco, ed aveva iniziato ad infastidirla, pretendendo di consumare un rapporto sessuale.
Al rifiuto della donna, l’uomo aveva iniziato a picchiarla sedendosi di peso sopra di lei e minacciandola di morte. Solo grazie all’intervento di una coinquilina, intervenuta in aiuto dell’amica, l’uomo aveva desistito dai suoi intenti.
Già l’11 aprile scorso, a seguito di analogo intervento della Polizia di Stato, il comportamento aggressivo dell’uomo era stato registrato, attivando il “Protocollo Eva”, modalità operativa per il primo intervento degli operatori di polizia nei casi di violenza di genere (maltrattamenti in famiglia, stalking, abusi, liti familiari).
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e associato presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.