Roma

Coronavirus, studente pusher tradito dal coinquilino: in casa dosi di hashish

Il 20enne, arrestato dai carabinieri, in casa nascondeva nascondeva 113 grammi di hashish, appunti contabili e una 4 mila euro in contanti

Studente universitario fuorisede arrotondava, durante l'emergenza Coronavirus, spacciando droga: il giovane pusher, 20enne di Imperia incensurato, “tradito” dal coinquilino e arrestato dai carabinieri. In casa nascondeva 113 grammi di hashish, appunti contabili e una consistente somma di denaro.

 

Il ragazzo è finito in manette per mano dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A lui, i carabinieri sono arrivati grazie ad un altro giovane coetaneo, che condivide con il 20enne un appartamento di viale Gorizia, sorpreso dai militari durante un controllo mentre camminava in strada sprovvisto di documenti.

Quando i carabinieri sono andati insieme al giovane nell’abitazione per finalizzare la sua identificazione, appena aperta la porta d’ingresso, sono stati investiti da un forte ed inconfondibile odore di hashish, motivo per cui hanno deciso di effettuare d’iniziativa una perquisizione.

Nella camera da letto del 20enne ligure i Carabinieri hanno scoperto circa 113 gr. di hashish, appunti relativi alla sua attività di spaccio con annotate entrate e uscite, anche di denaro, 4.000 euro suddivisi in 3 mazzette di banconote di vario taglio, un bilancino di precisione e un coltello ancora intriso di hashish.

Su un mobile, inoltre, sono stati recuperati circa 8 gr. di marijuana di cui il suo coinquilino si è assunto la proprietà, motivo per cui è stato segnalato in Prefettura e, altresì, sanzionato per il mancato rispetto delle disposizioni inerenti il contenimento della diffusione del Covid-19, essendosi allontanato dal proprio domicilio senza giustificato motivo.