Coronavirus, truffa delle mascherine: l'imprenditore Ieffi resta in carcere
Il gip di Roma boccia la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dalla difesa di Ieffi: ora una nuova istanza al tribunale del Riesame
Coronavirus, Antonello Ieffi arrestato il 9 aprile scorso per la truffa delle mascherine resta in carcere: il gip di Roma ha bocciato la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dalla difesa dell'imprenditore ciociaro.
Ieffi, arrestato con le accuse di turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture nell’ambito di un’inchiesta della procura su un lotto di gara Consip da 15,8 milioni euro per l’acquisto e la fornitura di mascherine, martedì scorso durante l'interrogatorio davanti al gip Valerio Savio aveva respinto ogni accusa. “Non volevo arrecare nessun danno, anzi volevo aiutare il mio Paese in un momento così difficile. Sono pronto a dimostrare che non ho commesso nessun illecito”, aveva raccontato l'imprenditore.
Il suo difensore, l’avvocato Andrea Coletta depositerà ora una nuova istanza al tribunale del Riesame della Capitale per ottenere una revoca o una modifica del provvedimento restrittivo.
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