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Roma
Corruzione, Marra resta in carcere. La Cassazione dice no ai domiciliari

Resta in carcere Raffaele Marra, ex braccio destro del sindaco di Roma Virginia Raggi.

 

Lo ha deciso la sesta sezione penale della Cassazione, confermando la decisione del Riesame che, il 4 gennaio scorso, aveva detto si' alla misura cautelare per l'indagato, accusato di corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini.
Anche il sostituto pg della Suprema Corte, Roberto Aniello, aveva sollecitato stamane il rigetto del ricorso presentato dalla difesa dell'ex capo del personale in Campidoglio.
Marra e' detenuto nel carcere di Regina Coeli dal 16 dicembre scorso: al centro della vicenda, che risale al 2013, il versamento di una somma pari a 367mila euro, proveniente da conti personali di Scarpellini, che sarebbe stata utilizzata da Marra per acquistare un appartamento in via dei Prati fiscali, poi intestato alla moglie.
Il processo per tali fatti iniziera' il 25 maggio: il gip ha infatti accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dalla Procura di Roma.

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