Corsa dei tori a Pamplona: La Veg Daniela Martani si copre di sangue
Dnaiela Martani: "E' una festa sanguinaria, l'Europa metta fine al massacro"
Gli attivisti della Peta assieme ai volontari di AnimaNaturalis hanno protestato martedì a Pamplona contro la corsa dei tori di San Fermín versandosi addosso un ll liquido rosso a simboleggiare il sangue che scorrerà il 7 luglio, in uno spettacolo di morte, che è la corrida.
I 54 tori lanciati all’encierro correranno per 800 metri prima di incontrare la morte certa: lo stadio della corrida. Qui lo spettacolo si fa macabro. Il toro viene assalito con una lancia, poi viene colpito con la picca, successivamente gli vengono conficcate le banderillas e alla fine la spada del matador gli trafigge il cuore. Tra i 75 manifestanti, provenienti da tutto il mondo, c’era anche Daniela Martani, da sempre in prima linea contro quello che lei reputa “una festa sanguinaria”. Con tono indignato ha definito ‘la corridas de toros’: “una celebrazione della tortura e della morte, che non ha nulla a che vedere con la cultura o la tradizione”.
La Martani ha concluso auspicando che in sede europea i parlamentari che si definiscono ‘animalisti’ portino avanti “questa battaglia di civiltà contro la crudeltà sugli animali. I Verdi hanno abolito i fondi comunitari per questa tradizione sanguinaria, adesso è arrivato il momento per vietare questo 'sport', sporco di sangue”.