Roma
Corsie riservate ai motorini: esperimento fallito a Bologna, Roma ci pensa
Strade riservate alle due ruote la sicurezza ci guadagna. L'intervento di Marco Palma
di Marco Palma *
A Bologna nel 2017 questo esperimento a ridosso della corsia preferenziale durò pochi mesi. A Roma dove l'uso del ciclomotore è necessario per potersi garantire il raggiungimento di luoghi della città altrimenti irraggiungibili per i noti motivi legati al trasporto pubblico sia sotterraneo che di superficie, si rende necessario avviare una serie di iniziative a tutela delle due ruote a motore, anche per vedere aumentata la sicurezza stradale.
Questa città durante la giunta Alemanno, con il Vice Sindaco Cutrufo ed i diversi assessori alla mobilità che si sono avvicendati, ha provveduto a lanciare qualche iniziativa che, nel tempo, non ha più visto alcuna concretizzazione.Tanti gli incidenti provocati sia da manovre spericolate delle due ruote che dai veicoli: due distrazioni fanno un incidente nel traffico cittadino, ma spesso anche una. Per evitarle soprattutto nelle strade come Via Marco Polo, Viale Marconi, Via della Magliana o Via Portuense si potrebbero ipotizzare percorsi delimitati e protetti, proprio per evitare quei pericolosi ed imprevedibili percorsi zig zag tra le auto che, spesso, provocano incidenti di diversa gravità.Ho visto che in altre cittadine europee questa cosa viene presa in considerazione anche in strade molto più piccole (nel centro di Nizza ad esempio) e non capisco ad oggi le difficoltà per poterle vedere anche a Roma. Ne guadagneremmo tutti in sicurezza e sarebbe un disincentivo ad effettuare e manovre azzardate soprattutto in strade a rischio ed a percorribilità veloce, dove spesso per il traffico veicolare si invade la corsia opposta con rischi elevatissimi. E' un tabù da sfatare: chissà che ne pensa il frontman della mobilità cittadina della Giunta Raggi?
* Marco Palma, vice presidente del consiglio Municipio Roma XI