Roma

Corteo storico e antiche ricette: rivive il Natale del Medioevo

Saccottini al cuore di arancia, gnocchi tartufati e fraticelli al sapore di bosco: ovvero, come calarsi nell’atmosfera del Natale viaggiando all’indietro nel tempo, alla riscoperta di un passato lontano. Il 5, 6 e l’8 dicembre a Greccio, piccolo gioiello incastonato tra le verdi colline della Valle Santa di Rieti, torna l’appuntamento con la “Sagra dei primi alla francescana”. Un appuntamento che, complice anche un borgo dal fascino magico che indosserà il suo abito migliore per l’inizio dei festeggiamenti natalizi, condurrà i visitatori direttamente nel 1223; ovvero nell’anno che ha reso il Greccio noto in tutto il mondo: fu allora che, di ritorno da un viaggio in Palestina, San Francesco di Assisi decise di ricostruire con persone e animali del tempo le scene della Natività di Betlemme, dando vista al primo Presepe della storia. E così, assaggiando ricette antiche insieme alle altre specialità tipiche di questo tratto della provincia di Rieti, sarà possibile curiosare fra i banchi del Mercatino di Natale vivendo un’esperienza unica fra colori, luci, sapori e musica; e magari i più curiosi potranno andare alla scoperta della “Cappelletta”, che sorge nel luogo in cui San Francesco si ritirava in preghiera in una capanna protetta da due piante di carpino. A circa 2 km dal borgo di Greccio, arroccato sulla roccia di un costone boscoso, si erge maestoso il Santuario del Presepe, uno dei monumenti più importanti della storia del francescanesimo: è qui che Francesco, nella notte del Natale del 1223, rappresentò con personaggi viventi la natività.

Ancora un salto all’indietro nel tempo, questa volta nel cuore del Medioevo, è in programma a Canino, dove entra nel vivo la “Sagra dell’Olivo”. Dal 5 all’8 dicembre le degustazioni del prelibato olio extravergine novello locale saranno al centro della 55esima edizione della festa, attraverso la quale il paese della Maremma Laziale celebra il suo prodotto di punta insieme al suo glorioso passato. All’interno di un ricchissimo programma di eventi, grande spazio sarà dato alle rievocazioni medievali, all’esposizione di antiche macchine di assedio e gli spettacoli di falconieri, trampolieri e mangiafuoco; il tutto in vista dell’evento più atteso, il Corteo Storico di Canino che domenica 6 dicembre vedrà sfilare nel centro centinaia di figuranti in abiti d’epoca. Il tutto sarà affiancato da stand enogastronomici dove si potranno assaggiare i prodotti tipici del territorio, e da divertenti gare che eleggeranno la bruschetta, il mostacciolo e il pizzicotto “più grandi del mondo”. Canino, peraltro, ha origini antichissime che risalgono addirittura al periodo etrusco: il paese faceva parte di Vulci e solo più tardi divenne un territorio a se stante, porto sicuro per le popolazioni della zona durante le incursioni dei Saraceni. E così, raggiungere Canino per la Sagra dell’Olivo può costituire una buona occasione per trascorrere qualche ora in più alla scoperta di questo tratto dell’Alto Lazio, visitando la città etrusca di Vulci e le sue Necropoli con oltre 10.000 tombe, il Castello dell’Abbadia e le Terme Apollinari.

A cura di Fuoriporta