"Così ha ucciso Ciro, ergastolo per De Santis". L'assalto agli ultrà del Napoli: "Vi ammazzo"
La richiesta della Procura nel processo per l'omicidio di Ciro Esposito
Carcere a vita. E' questa la pena sollecitata dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio per Daniele De Santis, l'ultrà giallorosso accusato dell'omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito. "De Santis non era solo -hanno detto i magistrati nella loro requisitoria- Ha agito preordinatamente per tendere un vero e proprio agguato ai napoletani". Nell'ambito del medesimo processo, la procura ha chiesto anche la condanna a trea anni di reclusione per Alfonso Esposito e di Gennaro Fioretti, due sostenitori partenopei coinvolti nella rissa che portò al ferimento mortale di Ciro Esposito, il 3 maggio del 2014, a poche centinaia di metri dallo Stadio Olimpico, teatro della finale di coppa italia disputata da Napoli e Fiorentina. Fioretti e Alfonso Esposito, a loro volta rimasti feriti durante lo scontro con De Santis, sono accusati di rissa e lesioni.
Stando alla ricostruzione dei fatti, proposta oggi in aula dai due pm ai giudici della Corte d'Assise di Roma, Ciro Esposito venne raggiunto da due colpi d'arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata dall'ultrà Giallorosso. Citando numerose testimonianze, l'accusa ha evidenziato come De Santis, dopo aver preso d'assalto con il lancio di due petardi un pullman carico di tifosi napoletani fermo in via di Tor di Quinto, e averli invitati a scendere gridando "scendete, vi rompo, vi ammazzo", sarebbe fuggito in direzione del Ciak Village inseguito dal gruppo di Ciro Esposito e lì avrebbe fatto fuoco ferendo mortalmente il giovane.
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