Roma
Così il fascismo trattava le donne malate di mente. In mostra a Roma
Sarà esposta a Roma nella Casa della Memoria e della Storia dal prossimo 14 settembre e fino al 18 novembre la mostra foto-documentaria "I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista" curata da Annacarla Valeriano, ricercatrice all'Università di Teramo, e dallo storico Costantino Di Sante.
L'idea di realizzare una mostra sulle donne ricoverate in manicomio durante il periodo fascista, è nata dalla volontà di restituire voce e umanità alle tante recluse che furono estromesse e marginalizzate dalla società dell'epoca.
La mostra, già esposta a Teramo l'8 marzo scorso, è stata promossa da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita culturale e dall'Istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla resistenza (Irsifar) e realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo e l'Archivio di Stato di Teramo. La mostra ha ottenuto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero per i Beni e le attività culturali, della Regione Abruzzo. Le fotografie e i documenti al centro del percorso espositivo provengono in larga parte dall'archivio storico del manicomio Sant'Antonio Abate di Teramo. "Figlie, madri, mogli, spose, amanti: donne vissute durante il Ventennio. Ai volti delle ricoverate - si legge in una nota di presentazione ? sono affiancati diari, lettere, relazioni mediche che raccontano la femminilita' a partire dalla descrizione di corpi inceppati e restituiscono l'insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile". "Ci e' sembrato importante - spiegano i curatori della mostra - raccontare le storie di queste donne a partire dai loro volti, dalle loro espressioni, dai loro sguardi in cui sembrano quasi annullarsi le smemoratezze e le rimozioni che le hanno relegate in una dimensione di silenzio e oblio. Alle immagini sono state affiancate le parole: quelle dei medici, che ne rappresentarono anomalie ed esuberanze, ma anche le parole lasciate dalle stesse protagoniste dell'esperienza di internamento nelle lettere che scrissero a casa e che, censurate, sono rimaste nelle cartelle cliniche".
Alla mostra, che sara' inaugurata alle ore 17.00, parteciperanno Luca Bergamo, assessore alla crescita culturale di Roma Capitale; Renzo Carli, docente di Psicologia all'Universita' La Sapienza di Roma; Vinzia Fiorino, docente di Storia contemporanea all'Universita' di Pisa; Pompeo Martelli, responsabile del Polo museale Santo Spirito e Museo Laboratorio della mente di Roma; Micaela Procaccia, della direzione generale per gli archivi, progetto "Carte da legare". Presiedera' Paola Carucci, presidente dell'Irsifar.