Costretta a prostituirsi dal marito, massacrata di botte perché voleva smetere
La donna è stata picchiata con una sedia davanti alla figlia di 3 anni
Obbligata a prostituirsi dal marito, alcolizzato e tossicodipendente, decide di smettere. Colpita con pugni, ed anche una sedia, davanti alla figlia di 3 anni.
E' accaduto nel Valle Muricana, a ridosso di Prima Porta a Roma, dove la decisione della donna ha scatenato l'ira sanguinaria dell'uomo. Una storia di maltrattamenti ed umiliazioni che si ripetevano ormai da un anno e mezzo, da quando il marito aveva iniziato ad abusare di droghe ed alcool e che si era accentuata ancor più con il desiderio della donna di abbandonare la strada.
A interrompere questa escalation di violenze gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Massimo Fiore, che dopo esser intervenuti in occasione dell'ultima lite, hanno ricostruito in maniera dettagliata lo scenario di maltrattamenti, cui la donna era sottoposta rappresentandolo, con una apposita informativa di reato, alla Procura della Repubblica che ha emesso a carico di I.I.S un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. La donna invece, è stata ricoverata in una struttura protetta insieme alla figlia.
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