Roma
Costruiscono un quartiere fantasma: i vigili sequestrano 72 ville e un asilo
I vigili hanno sequestrato 72 villini in costruzione, in via Suor Cesarina D'Angelo a Casal Bernocchi. Gli agenti della Polizia Locale X gruppo Mare ufficio Pg Edilizia diretto da Antonello Strino e coordinato dal comandante Antonio Di Maggio, insieme al Servizio Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro (Spresal) dell'Asl RmD hanno posto i sigillli ad un intero quartiere.
I reati configurati, secondo quanto si è appreso, sarebbero abbandono di cantiere, grave pericolo per i cittadini e reati urbanistici. Tra gli edifici sequestrati nell'area di circa 8 ettari, anche due stabili: un asilo e una palestra di circa 2mila metri quadrati, entrambi da realizzare come opera a scomputo.
I lavori interrotti quasi tre anni fa in un'area di circa 8 ettari a Casal Bernocchi erano in carico alla Rublan Costruzioni, per la parte dell'edilizia residenziale, e al Consorzio Verde Eur per le opere di urbanizzazione a scomputo.
"All'interno del Consorzio Verde Eur - spiega il presidente della cooperativa Futurhaus Pierluigi Bagni - c'è sempre la Rublan, come socio e anche come impresa costruttrice, Casali della Colombo del gruppo Pulcini, e un’altra società con una quota minoritaria. Le opere del Consorzio sono iniziate nel 2007 con la convenzione con il Comune di Roma che prevede opere a scomputo per 5 milioni di euro: costi che ad oggi sono più che raddoppiati. La convenzione autorizzava l’edificazione a fronte della realizzazione di un asilo, una palestra, un'area verde e del sistema fognario. Opere che ad oggi non risultano completate e che rientrano nel Piano di zona Malafede G3. Al momento - prosegue Bagni - e’ in essere un contenzioso con l’impresa Rublan Costruzioni per accertare l’esatta produzione effettuata. L'impresa ha aperto un contenzioso nei nostri confronti per otto milioni di euro. Da una Ctu, consulenza tecnica d’ufficio, effettuata e' stata accertata una produzione reale di 5 milioni in meno rispetto a quanto contabilizzato dalla direzione lavori. La Ctu ha determinato inoltre che avendo noi già pagato quelle opere siamo in credito di 1 milione 730mila euro nei confronti dell’impresa. È stato quindi determinato che nulla gli è dovuto ma che anzi loro devono a noi quasi due milioni di euro".
Le indagini sono partite a seguito delle denunce della Coop Futurhaus proprietaria del terreno e proseguiranno. Tra le ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti quella di truffa a carico del Comune di Roma e dei soci della cooperativa Futurhaus che hanno versato somme di denaro per l'acquisto della casa.
"Sono circa 16 i milioni di euro erogati dai soci in conto costruzioni e per le spese - dichiara - più 14,5 milioni dell'istituto mutuante. In parte sono andati opere di edilizia residenziale e in parte per le opere di urbanizzazione. Mediamente una famiglia ha già versato circa 300mila euro per case non terminate. Oggi la custodia giudiziaria del cantiere è stata affidata alla Futurhaus, mentre fino a questo momento era nella disponibilità dell’impresa di costruzioni che doveva curarne la sicurezza e la preservazione delle opere".