Roma
Covid-19: Formula E annullata. Paura Internazionali ed Europei: lo sport trema
La Fia ha cancellato il gran premio del 4 aprile, previsto il giorno dopo l'attuale stop imposto dal Governo. Anche gli altri grandi eventi sportivi a rischio
di Federico Bosi
Il Coronavirus ferma la Formula E: annullato il gran premio dell'Eur. Ora lo sport a Roma trema, sale la paura per gli Internazionali di tennis e gli Europei di calcio. Solo un miracolo potrà salvare i grandi eventi sportivi della Capitale: senza una consistente diminuzione dei contagi, si rischia la paralisi.
La notizia era nell'aria già dopo il decreto del Governo Conte di che sospendeva tutti i grandi eventi fino al 3 aprile, ma oggi la Fia ne ha dato l'ufficialità. Il gran premio era infatti in programma per sabato 4 aprile, il giorno successivo alla fine del divieto imposto dal Governo. Questa decisione, insieme al constante aumento dei casi positivi nella Penisola di Coronavirus, fa presagire ad una futura proroga del decreto del 4 marzo.
“Purtroppo – afferma il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – non ci è stato possibile trovare una data alternativa, anche per sottoporla all'Amministrazione Comunale di Roma, in un calendario del motorsport internazionale completamente saturo. La decisione presa è comunque in linea con gli ultimi decreti emanati dal Governo Italiano”. Sticchi Damiani è stato però smentito dal responsabile del campionato di Formula E, Alejandro Agag: "Monitoriamo l’evolversi della situazione del Covid-19 a livello globale, consapevoli che la salute e la prevenzione restino la priorità, ma siamo al lavoro per trovare una data alternativa a cui rinviare il Rome E-Prix di comune accordo con la Sindaca di Roma Capitale e l’amministrazione capitolina, qualora le condizioni ce lo permettano. L’Italia rimane per Formula E un mercato strategico in cui vogliamo continuare a investire". Inoltre la Formula è ha fatto sapere che tutti i possessori di biglietto per la data del 4 aprile saranno contattati nei prossimi giorni attraverso il canale di acquisto.
E così, dopo l'annullamento dell'evento tanto amato e voluto da Virginia Raggi e dai paladini M5S della mobilità elettrica, rischiano di andare in fumo tutti i grandi eventi sportivi in programma a Roma. A tramare sono ora infatti gli Internazionali di tennis di maggio e gli Europei di calcio di giugno e luglio.
L'Atp al momento sta optando per la soluzione delle porte chiuse nei tornei minori e nei primi turni della Coppa Davis in corso nei paesi dove il Coronavirus sta mietendo vittime e contagi, ma non è da escludersi un futuro slittamento totale del calendario o una cancellazione di interi tornei. Roma, forte del suo Master 1000, pare al sicuro da una eventuale cancellazione, ma tutto dipenderà da come si evolverà la situazione Covid-19.
Per quanta riguarda invece Euro 2020, che in programma a Roma ha ben quattro match tra cui la partita inaugurale della manifestazione Italia-Turchia il 12 giugno, le voci che circolano non sono delle migliori. Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, pochi giorni fa ha detto riguardo ad un possibile rinvio: “Non posso escludere nulla, non dobbiamo farci prendere dal panico, ma dobbiamo esaminare con attenzione la situazione. Spero non si vada nella direzione dell’annullamento delle competizioni, emettere un divieto generale sarebbe difficile visto che la situazione è diversa in ogni Paese. In ogni caso, la salute delle persone è più importante di una partita di calcio. Dobbiamo restare vigili, sperando che l’epidemia non si espanda”. Gli ha fatto eco Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori: “La Uefa deve prendere in considerazione la possibilità di spostare l'Europeo di calcio, per dare più tempo ai campionati: il problema Coronavirus non è solo italiano”.