Roma

Covid-19, un software per arginare contagi: ad Ardea anziani sotto controllo

Nel Comune a pochi chilometri da Roma attivato il “Sistema gestione emergenze”. Il comandante dei vigili: “Fermiamo i contagi ed aiutiamo chi ne ha bisogno”

di Federico Bosi

Arginare i contagi del Coronavirus seguendo le direttive dei decreti del Governo e mettendo in campo un software in grado di “schedare” i cittadini e gestire da remoto richieste d'aiuto, quarantene e possibili nuovie positività: accade nel ad Ardea, Comune che ha deciso di dotarsi del “Sistema gestione emergenze”.

 

Questo software, utilizzato di norma per gestire emergenze come terremoti e tutti i disastri naturali, sfrutta il calcolo delle probabilità e modelli statistici ed offre alle autorità tutti i mezzi per affrontare l'attuale emergenza sanitaria. “Questo sistema supporta realmente il territorio – spiega il Risk Manager del Comune di Ardea, Francesco Maria Ermani –. Questo software, dato ai gratuitamente ai Comuni per fronteggiare l'emergenza, dovrebbe essere utilizzato da ogni singolo Comune per riuscire ad avere la situazione ancora di più sotto controllo”.

software emergenze ardea
 

“L'idea di utilizzare questo sistema è nata dopo un confronto avvenuto tra me, il Risk Manager Ermani ed il sindaco Savarese in cui cercavamo quale fosse il miglior modo per gestire l'emergenza – racconta il comandante della Polizia Locale di Ardea, Sergio Ierace –. La nostra idea è stata quella di aggredire l'evento piuttosto che attenderlo, ma sempre seguendo le direttive che arrivano dai decreti del Governo. Con questo sistema abbiamo ampliato il nostro quadro, fortificando tre aspetti fondamentali: prevenzione, contenimento e supporto. Nel sistema sono state inserite tutte le persone over 60, le persone con patologie pregresse e disabili in modo tale da poterli tenere sotto controllo. Nostri operatori li contattano quotidianamente per verificare se sono a casa, se hanno bisogno di medicinali o spesa e via dicendo. In caso non si riesca a contattare la persona ricercata, il software ci darà il suo indirizzo di casa e i carabinieri si recheranno sul posto per una verifica. In questo modo le persone si sentono meno sole, perché ricevono ogni giorno o una telefonata o una vista che fanno sia da controllo che da supporto psicologico”.

“Come noi – conclude il comandante – anche altri comuni più grandi dovrebbero attuare questo sistema. Grazie al supporto delle Asl, si possono monitorare le quarantene e velocizzare in maniera netta il trasferimento dei dati necessari tra le varie Autorità”.