Roma
Covid e scuola, guerra sul medico scolastico: no dei pediatri, M5S tira dritto
I pediatri fermi sull'idea che il ruolo spetti a loro. E Roberta Lombardi presentata una proposta di legge sul medico scolastico nel Lazio
Coronavirus e riapertura delle scuole, è guerra sul medico scolastico: i pediatri rivendicano il ruolo, forti del fatto che gli studenti siano loro pazienti, e domenica scorsa hanno inviato una richiesta scritta al ministro della Salute, Roberto Speranza. Il M5S tira dritto e cala il carico con Roberta Lombardi ed un proposta di legge nel Lazio.
La settimana scorsa era stata la Fimp, la Federazione Italiana Medici Pediatri, ad esprimere tutto il loro dissenso contro il medico scolastico: “Abbiamo abbandonato la figura del medico scolastico con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, oltre 40 anni fa. Non torniamo indietro e soprattutto non creiamo confusione di ruoli a scapito di bambini e genitori – aveva detto il presidente Paolo Biasci –. Dentro quelle classi ci sono i nostri pazienti ed è impensabile affidare ad altre figure professionali non specialistiche, compiti che si collocano tra le nostre responsabilità. Non c’è bisogno di un altro medico”.
Al grido della Fimp si è aggiunto quello delle tre sigle sindacali pediatriche Cipe, Sispe e Sinspe che hanno inviato una richiesta al ministro Speranza in cui rivendicavano il ruolo. “Dal momento in cui si torna a parlare della figura del medico a scuola, è naturale che sia il pediatra a rivendicare questo tipo di ruolo. La soluzione migliore sarebbe la presenza di un pediatra e di un infermiere che possa coadiuvare l’operato del medico. Ci sono delle competenze, diagnosi e terapie, che non possono essere svolte dall’infermiere pediatric.o Per questo rivendichiamo con forza la centralità della figura del pediatra nella tutela psicofisica di bambini e ragazzi”, ha detto Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri.
Dal Lazio però, regione in cui il presidente Zingaretti è stato reso obbligatorio il medico scolastico, il Movimento 5 Stelle fa capire che l'intenzione è quella di non stare a sentire le richieste dei medici e di proseguire per la loro strada. A dimostrazione di ciò la capogruppo M5S in consiglio regionale, Roberta Lombardi, ha presentata una proposta di legge sul medico scolastico nel Lazio, “una proposta di legge – scrive in una nota – affinché il medico scolastico sia introdotto nelle scuole del Lazio in maniera strutturale e stabile, rafforzando quindi quello che sono la durata e il valore dell’ordinanza regionale, che in quanto tale potrebbe essere appunto momentanea. Non solo. Il mio obiettino, il nostro obiettivo come MoVimento 5 Stelle, è far sì che il medico scolastico diventi una figura stabile anche nelle altre regioni d’Italia. Vogliamo un medico in ogni scuola”.
La Lombardi lancia poi una nuova campagna a sostegno della proposta di legge: “Da oggi parte la nostra campagna #UnMedicoInOgniScuola, che sarà arricchita dalle testimonianza e dai contributi degli esponenti delle diverse categorie interessate, dai medici alle famiglie fino agli operatori scolastici”.