Roma
Covid, è ufficiale: il Lazio scala in zona arancione da martedì



L'annuncio dato dal ministro Speranza: "Il Lazio ha dati in miglioramento", ed esce quindi dalla zona rossa. Ma solo fino al 3 aprile
Il Lazio passa martedì in zona arancione in virtù del calo dei contagiati da Covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza.
"Noi abbiamo un modello che può portare un territorio in un’area di maggiore o minore rischio. Il Lazio ha dati in miglioramento, quindi nella cabina di regia svolta oggi e nelle deliberazioni che saranno adottate nelle prossime ore viene stabilito che sarà in zona arancione. Questo avverrà a scadenza naturale dell’ordinanza vigente, che scade alla mezzanotte tra lunedì e martedì". Lo ha detto il ministro Speranza, in conferenza stampa a palazzo Chigi. D'altra parte la stima dell'indice Rt è in diminuzione e la Regione l'ha data già ieri a 0,99.
Da martedì 30, dunque, nel Lazio riapriranno anche le scuole. Accadrà ad asili, elementari e medie. Ma per la nostra regione si tratterà solo di una sorta di "ora d'aria" fino al 3 aprile quando, per tutte le vacanze di Pasqua, tutta Italia resterà nella fascia con le restrizioni più severe, quella rossa.
Da zona rossa ad arancione: che cosa cambia
In zona arancione ci si può spostare nel proprio Comune, rispettando il coprifuoco che inizia alle 22 e termina alle 5. Per bar e ristoranti rimane l'apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I musei possono rimanere aperti dal lunedì al venerdì, ma non nei giorni festivi.
Restano chiusi cinema, teatri, sale scommesse e da gioco, discoteche, sale da concerto e da ballo, palestre, piscine, parchi tematici, terme, centri benessere. I negozi sono aperti ma i centri commerciali, nel weekend, no. Chiusi gli impianti sciistici fino al 15 febbraio, previa autorizzazione delle autorità regionali, in base alla situazione sanitaria.