Roma

Covid19: fondi per lo smart working, nel Lazio Zingaretti dimentica il Cotral

Nell'azienda dei trasporti di proprietà della Regione Lazio, orari flessibili e congedi senza stipendio. Negato il telelavoro

Coronavirus, il tanto decantato smart working e telelavoro per la Regione Lazio è un bluff. Così, mentre la presidenza Zingaretti emana norme a supporto delle imprese e dei lavoratori provati, l'azienda regionale Cotral emana una direttiva che contempla una serie di possibilità di ferie anticipate, flessibilità e congedi a stipendio zero, ed esclude ogni forma di smart working.

In piena domenica virale, il Cotral al fine di limitare al massimo le presenze negli uffici, diffonde un ordine di servizio che non ha numero ma reca la data di domenica 8 marzo, con il quale norma le richieste di ferie e aggiunge anche la possibilità di richiedere un “congedi straordinario senza paga” sin a un massimo di 20 giorni e poi stabilisce che da mercoledì 10 marzo nella sede centrale di via Alimena, verrà ampliata la fascia di flessibilità in entrata sino alle 11,30 del mattino. Infine, limita al massimo le uscite di servizio presso cantieri o altri uffici.

telelavoro cotral
 

Insomma, organizza il lavoro di funzionari e impiegati, dimenticando che il socio di maggioranza, la Regione Lazio, non solo ha invitato chi può ad organizzarsi con lo smart working, ma nella giornata di domenica ha addirittura stanziato “Due milioni di euro per favorire lo smart working. È questa la nuova misura che stiamo mettendo in campo per aiutare le imprese del Lazio a proseguire la loro attività e permettere ai lavoratori di lavorare da casa in questo momento di emergenza epidemiologica”, ha commentato il presidente Zingaretti”.

Il commento amaro del consigliere FdI, Antonello Aurigemma: “Le risorse reperite dall'amministrazione regionale per incentivare lo smart working vanno sulla giusta strada del contrasto alla diffusione dell'epidemia di coronavirus, peccato che come al solito ci sia qualche disattenzione da parte proprio di aziende della Regione Lazio come COTRAL che con uno specifico ordine di servizio non dà la possibilità ai propri dipendenti di lavorare da casa ma li obbliga a prendersi ferie o congedi non retribuiti per poter accudire i propri figli con la chiusura delle scuole. Non voglio fare polemiche, perche in questo momento non servono a nulla, ma penso che sia il caso che qualcuno intervenga per spiegare anche ai vertici di COTRAL che non sono esenti dalla collaborazione istituzionale richiesta dal Presidente Zingaretti”.