Roma

Credito Iva, l'Agenzia delle Entrate affonda Atac e chiede garanzie

È caccia ad un terzo ente che assicuri i carichi pendenti dell'azienda

Atac, l'Agenzia delle Entrate affonda le speranze di cessione del credito. L'agenzia chiede garanzie a copertura dei carichi pendenti, ed ora la liquidità necessaria per corse, ricambi e servizi è a rischio.

 

Senza queste garanzie Atac non potrà procedere con la cessione dei crediti Iva, relativi agli anni di imposta 2006, 2015 e 2016. Un'operazione, avviata dall'ex amministratore unico Manuel Fantasia, vitale per l'azienda dei trasporti, che punta ad individuare una società disposta a versare subito un totale di 36 milioni per poi iniziare la riscossione. Una manovra che rischia però di naufragare davanti alla richiesta di garanzie dell'Agenzia delle Entrate. Per scongiurare il blocco della procedura, Atac è corsa ai ripari dando il via ad una nuova gara dal valore di circa 2,2 milioni, "per l’affidamento del servizio assicurativo, rientrante nell’ambito dei settori ordinari, di polizza fideiussoria per la cessione di crediti Iva per gli anni di imposta 2006, 2015 e 2016". Il termine previsto per la presentazione delle offerte è fissato al 13 novembre.  Se entro quella data una società terza, istituto di credito o assicurazione, si farà avanti per garantire i carichi pendenti di Atac con le Entrate, l'azienda dei trasporti potrà procedere alla cessione dei crediti ed avere dunque la liquidità necessaria al suo funzionamento. Nell'ipotesi peggiore si paleserà, invece, il rischio concreto di gravi ripercussioni sul servizio: dalle corse dei bus, al tram e metro.