Roma
Crisi, le aziende fuggono da Roma. Calenda punta tutto su una task force
Ministro Calenda: “Dal 2008 al 2016 Pil pro capite calato del 15%”
Roma ancora in crisi, Pil pro capite giù del 15% al 2008 al 2016, aziende che fuggono da una città difficile, in cui è difficile muoversi, non c'è decoro, i rapporti con gli uffici comunali sono una chimera. Eppure c'è chi non si arrende e crede ancora che la città eterna sia un brand su cui puntare.
E' su queste realtà che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda basa le speranze per un'inversione di tendenza che restituisca a Roma il suo ruolo primario nel Paese.
"Abbiamo realizzato un'indagine sulle prime 100 aziende romane per fatturato e dipendenti. Tutte testimoniano difficolta' a causa dei trasporti urbani, dei rapporti con gli uffici comunali, della sicurezza e al mancato decoro, ma molte hanno piani di crescita economica e occupazionale che meritano attenzione. Per validare le soluzioni individuate lo stesso 23 novembre abbiamo incontrato le aziende e costituito una task force tra Comune, Regione, Ministero per semplificare l'interazione imprese - P.a. ed evitare ulteriori fughe”, ha spiegato il ministro Calenda nel corso di un'audizione sul tavolo per Roma. "Rimane il dato della disponibilità di circa 1 miliardo e 250 milioni di fondi individuati tra fondi nazionali, regionali ed europei. Di questi 153 milioni sono fondi del Comune".
Fra un mese si svolgerà il terzo incontro del Tavolo per Roma. Il ministro ha spiegato: “Su richiesta dei sindacati il 17 ottobre il Mise ha dato il via a un Tavolo inter-istituzionale con il Presidente della Regione Zingaretti, la Sindaca Raggi e i rappresentanti delle parti sociali. In tale sede sono state formulate proposte a supporto del rilancio della città, nell'ambito di 5 specifici indirizzi: competitività e innovazione; energia e mobilita' sostenibile; turismo; riqualificazione urbana e interventi settoriali. Dopo questo primo incontro abbiamo dato il via a gruppi tecnici di lavoro, coinvolgendo anche i ministeri della Salute, dei Trasporti e dell'Interno, il Coni, Cassa Depositi e Prestiti e la società civile. Il 23 novembre si e' svolta un'altra riunione in cui sono stati delineati 30 interventi, di cui 19 preminenti perché o di particolare interesse strategico o attuabili in tempi brevi".
I progetti per il rilancio sono: "Rinnovo della flotta di Atac, riqualificazione energetica delle scuole e pattuglie interforze contro l'abusivismo e la vendita di merci contraffatte, abbiamo previsto strumenti a supporto delle imprese localizzate nel Lazio e a Roma - conclude Calenda - una sezione speciale del Fondo di Garanzia per agevolare concessioni di credito aggiuntivo fino a 100 milioni di euro; l'avvio di hub internazionale per la ricerca biomedica, lo sport, l'industria creativa e l'aerospazio; il piano per l'innovazione e la ricerca; il rilancio del turismo congressuale; progetti per sbloccare i grandi cantieri dell'ex caserma Guido Reni e l'ex Dogana a San Lorenzo; progetti per 138 milioni di euro per il social housing".