Roma
Crisi, tutti contro Salvini. Adinolfi: “Zingaretti-M5S? Nel Pd comanda Renzi”
Mario Adinolfi sulla crisi di Governo: “Tutti voglio che Salvini perda. Zingaretti? Franceschini o Renzi decidono cosa si fa nel Pd”
Tutti contro Matteo Salvini: è questo il quadro che si sta delineando dopo l'ufficializzazione della crisi di Governo e l'inizio delle consultazione in Quirinale. Secondo Mario Adinolfi però il vero sconfitto è Zingaretti: “Nel Pd comandano Renzi e Franceschini”.
Per Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia intervenuto ai microfoni di Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, l'obiettivo di gran parte della politica italiana è quello di non far vincere Matteo Salvini. “Il problema complessivo – spiega Adiilofii – è che al di là di alcune persone di qualità più o meno tutti mentono. È questo l’elemento che rende così oltraggiosa questa crisi di Governo. Questa è una guerra tra bande che si prova a colorare con parole altisonanti. Si parola di 'Governo forte', 'Governo Politico', 'Governo di legislatura'. La verità è che tutti si sono organizzati per centrare un unico, vero obiettivo: non far vincere Matteo Salvini”.
Il primo oppositore di Matteo Salvini è l'altro Matteo, quello del Pd: “Abbiamo un unico vero king maker dell’operazione – continua – e si chiama Matteo Renzi che ha fatto l’ennesima, incredibile capriola della sua vita. Quando i politici dicono che si sacrificano per il bene del Paese vuol dire che si stanno facendo i fatti loro. I renziani, fino a 10 giorni fa, si tagliavano le vene piuttosto che fare l’alleanza con i 5 Stelle. Renzi andò da Fabio Fazio e disse con chiarezza che chi aveva perso le elezioni non poteva andare al Governo. Lo disse mentre c’erano i colloqui tra Pd e Movimento 5 Stelle. Renzi è fatto così. Diceva 'perdo il referendum e mi ritiro', 'non farò mai come D’Alema, non andrò a Palazzo Chigi senza passare dal voto', lo 'stai sereno a Letta', veniva al Family Day con me e poi ha fatto la legge Cirinnà. Questa è una crisi di convenienza che farà un governo di convenienza. Non sarà un governo di legislatura così come non lo era quello tra 5 Stelle e Lega, basato sul giuramento sul contratto. Non si possono costruire intese reali e politiche senza passare per il voto”.
“Quando a Renzi non converrà più questo Governo, perché si sarà organizzato – prosegue –, allora finirà di nuovo tutto. Renzi aveva mandato un segnale chiaro quando si parlò di Azione Civile. Si disse a Zingaretti che lui è il segretario del nulla e che in qualsiasi momento Renzi poteva svuotare i gruppi parlamentari. Zingaretti è passato dal volere le elezioni al volere il Governo di legislatura. Ormai Zingaretti è quello che porta i caffè alle riunioni dove Franceschini o Renzi decidono cosa si fa del PD”.
Avere sempre un uomo solo comando continua ad essere un problema. “La tragedia di questo Paese - dice il leader del Partito della Famigli - è che dal ’94 c’è la tentazione dell’uomo solo al comando, prima Berlusconi, poi Renzi ed ora Salvini. Queste leadership forti ad un certo punto vogliono andare da sole, non avere intralci. Quando accade questo, per un riflesso scritto nella nostra Costituzione e che reputo positivo, il sistemo li blocca. Qual è la soluzione a questo che è un problema endemico della seconda Repubblica? Rende impensabile l’uomo solo al comando”.
L'ipotesi di Marta Cartabia alla Presidenza del Consiglio stuzzica non poco Adinolfi: “Marta Cartabia, ha tutto il sostegno del Popolo della Famiglia. Sarebbe un grande Presidente del Consiglio. Dovrebbe fare subito una legge elettorale proporzionale pura. Non usciremo mai da certe situazioni perché le leggi elettorali sono costruite sugli interessi dei partiti”.
Chiusa sulle possibile future alleanze del Partito della Famiglia. “Noi valuteremo alleanze in consonanza con le nostre idee che sono molto chiare – conclude Adinolfi –. Spero che il quadro rispetto a questa tempesta cambi. Ad oggi non sarebbero immaginabili alleanze. Ripeto, Marta Cartabia è un nome enorme da spendere e potrebbe rappresentare la strada per costruire un Governo per la prima volta nella storia guidata da una donna che non ha un timbro politico così evidente e quindi veramente libera. C’è una grande occasione e il Popolo della Famiglia spinge per lei”.