Roma
“Crollerà il sistema sanitario”. L'allarme di Ricciardi: “Vita troppo lunga”
Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma: “Ogni 100 giovani avremo 300 anziani, il welfare è insostenibile”
Quello che sta succedendo sul piano demografico in Italia "è un irreversibile declino quantitativo della popolazione italiana, con un deciso invecchiamento e dati che, per quanto riguarda la sostenibilità di un sistema sanitario pubblico, sono catastrofici". A dirlo Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, a poche settimane dagli Stati generali della natalità 2024, in programma nella capitale il 9 e 10 maggio.
Secondo i dati di previsione, nel 2050 ogni 100 giovani avremo 300 anziani: "In questo contesto i sistemi di welfare sono insostenibili - osserva Ricciardi - sia quelli sanitari che quelli sociali. Qualsiasi Paese prenderebbe misure emergenziali. Invece concrete iniziative politiche non se ne vedono da noi. Di fatto la famiglia è lasciata sola".
Studiare le politiche sociali del Nord Europa
Ma non è così dappertutto, "basterebbe vedere le politiche sociali fatte dai Paesi del Nord Europa", aggiunge Ricciardi, ribadendo che il fenomeno in Italia "ormai è irreversibile, ma serve mettere mano rapidamente almeno ad azioni per la mitigazione delle conseguenze. In particolare sostenendo le famiglie, ma con politiche serie complessive: da una parte bisogna incentivare la natalità, dall'altra bisogna mettere in moto dei meccanismi, per esempio di gestione dell'immigrazione".
Ricciardi: "Il declio dell'Italia è solo simile al Giappone che è però un modello"
Ricciardi ricorda che l''Italia è uno dei Paesi più a rischio per la sostenibilità dei sistemi sanitari e sociali "per il combinato disposto della fiscalità, della demografia e dell'epidemiologia. L'unico Paese comparabile all'Italia, per l'invecchiamento della popolazione, è il Giappone, ma quel Paese sta combattendo il problema sia con una grande rivoluzione tecnologica, sia con una grande prioritarizzazione dei servizi sociali. Dovremmo guardare al Giappone per quanto riguarda le politiche per gli anziani e alla Francia per le politiche per i giovani e le nuove famiglie".