Roma

Cucchi, rinviato al 20 ottobre il processo bis ai 5 carabinieri coinvolti

Il presidente della terza corte di assise si astiene per incompatibilità

Aggiornato al 20 di ottobre il processo bis sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all'ospedale Sandro Pertini di Roma, per cui sono imputati 5 carabinieri. Il presidente della terza corte d'assise Evelina Canale si è astenuta per incompatibilità, avendo presieduto il primo processo Cucchi.

 

All'epoca, sul banco degli imputati c'erano 3 agenti della polizia penitenziaria e 9 tra medici e infermieri della struttura ospedaliera dov'era stato ricoverato il giovane dopo l'arresto per possesso di droga.
Sarà dunque il presidente del tribunale di Roma, Francesco Monastero, a pronunciarsi su una nuova assegnazione del procedimento ad altro collegio, sempre nell'aula bunker del carcere di Rebibbia. Ancora 7 giorni di attesa per conoscere quale sezione della corte d'assise di Roma dovrà occuparsi del caso.
Intanto i familiari del giovane aspettano una sentenza definitiva e tra loro, in primis la sorella Ilaria Cucchi, che si è battuta in questi anni per ottenere la verità sulla morte di Stefano: “Sono trascorsi 8 anni dalla morte di mio fratello e ci ritroviamo nello stesso posto di allora, ma come è diversa la verità di oggi rispetto a quella dell'epoca, sia sulle persone coinvolte sia sulle cause che hanno portato al decesso di Stefano", ha commentato. “Ora aspettiamo che inizi il processo vero, aspettiamo questo momento e il suo traguardo. Sul banco degli imputati ci sono quelle persone che sono i principali responsabili di questi anni persi con depistaggi ma siamo fiduciosi che arrivi finalmente il momento della verità", ha aggiunto Ilaria Cucchi.
Nel procedimento si sono costituiti parte civile, oltre ai familiari del ragazzo, anche il Comune di Roma, Cittadinanzattiva e gli agenti della penitenziaria accusati accusati nella prima inchiesta sulla morte del giovane.