Roma
Cuccioli sbranati, catture da lager: dopo Cucciolone continuano le crudeltà
Associazioni animaliste: "Nel territorio di Guidonia e di Tivoli randagi catturati con violenza"
di Francesca Barbato
Cuccioli sbranati, gatti che vivono nel degrado, cani randagi catturati in maniera violenta e decessi sospetti: le associazioni animaliste denunciano una situazione di maltrattamenti nella zona di Castel Madama e dintorni, in provincia di Roma. In seguito alla morte del cane randagio Cucciolone, deceduto poco dopo la cattura, i comitati chiedono chiarezza e giustizia alla Asl e alle istituzioni.
Qualche settimana fa a Castel Madama la morte di Cucciolone, un cane randagio conosciuto e amato da tutta la cittadinanza, ha creato scalpore e proteste. L'animale era stato infatti catturato, sotto gli occhi di alcuni bambini, in seguito a una segnalazione di aggressione ed era morto poche ore dopo in canile. Dopo la fiaccolata organizzata da Enpa (Ente Nazionale Protezioni Animali) anche altre associazioni hanno iniziato a segnalare maltrattementi ai danni dei cani delle cave nella zona. L'allarme lanciato da Onlus e comitati riguarda il randagismo, un fenomeno molto diffuso nella zona e, a detta di alcuni volontari di associazioni animaliste, "mal gestito dalle ditte che si occupano della cattura".
Associazioni "Salviamo gli Orsi della Luna": "Sospendere la cattura violenta e dare risposte"
Carmen Aiello, responsabile dell'associazione "Salviamo gli Orsi della Luna" ha raccontato di un grave problema di randagismo nella zona intorno a Guidonia e Tivoli denunciando modalità di gestione non corrette: "I gravi episodi avvenuti i giorni scorsi sono ormai di dominio pubblico. In qualità di rappresentante di una Associazione protezionistica e di cittadina, oltre a richiedere la sospensione immediatamente della cattura violenta degli animali in un territorio martoriato dal degrado e dall’ abbandono, si pretende che sia fatta chiarezza: perché e chi ha autorizzato la cattura, chi ha operato la cattura cruenta e il maltrattamento, chi non ha vigilato sulla sicurezza che impongono la telenarcosi e le procedure di cattura; perché da anni non si applica nessun controllo demografico per la prevenzione del randagismo, perché non si é applicata nessuna bonifica dell’ area che é nel totale abbandono ambientale. Intendiamo procedere nei confronti dei funzionari di una pubblica Amministrazione inadempiente che, nelle sedi opportune dovrà rispondere a questi e ad ulteriori problemi legati alla sicurezza sanitaria e alla tutela ambientale".
Cittadini denunciano maltrattamenti nei confronti di altri animali
L'associazione non è l'unica a raccontare di cani "legati come fanno in Cina" o "cuccioli sbranati e lasciati nella spazzatura o nel degrado". A portare avanti la battaglia anche la L.I.D.A (Lega Italiana Diritti Animali) di Firenze e tanti altri volontari. Anche alcuni residenti della zona si sono uniti al grido di allarme inviando foto di animali che versano in gravi condizioni o di catture "non eseguite correttamente". Oltre a Cucciolone, le associazioni denunciano i casi di altri cani finiti in canile e non adeguatamente curati. In una nota si parla di quattro cani adulti "a cui hanno legato le 4 zampe e sigillato la bocca".
Caso Cucciolone, la risposta della Asl: "Abbiamo l'obbligo di intervenire sui randagi per la tutela pubblica"
Intanto la Asl Roma 5 era intervenuta con una nota il 13 febbaio scorso, dopo la morte di Cucciolone: "Siamo rammaricati e dispiaciuti per la morte a Castel Madama del cane randagio ribattezzato “Cucciolone” – dice il Direttore generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito – Alla ASL corre l'obbligo normativo di intervenire e di mettere in sicurezza i randagi per la tutela dei cittadini e degli animali stessi. Il nostro intervento per accalappiare Cucciolone è stato richiesto dalla Polizia locale a seguito di segnalazioni e denunce da parte dei cittadini. Le gabbie, che in passato erano state posizionate per Cucciolone e per altri due randagi, sempre di taglia grande, e che stazionavano insieme a lui davanti la scuola, sono state purtroppo trafugate e così, con gli operatori del servizio di accalappiamento cani, si è optato per la tele anestesia, tecnica utilizzata in casi simili. Il cane è stato preso nel pomeriggio di venerdì 11 febbraio, poco prima delle 17:00 alla presenza di un vigile urbano in borghese che ha indirizzato gli operatori. La calendarizzazione degli interventi è legata alla necessità di far fronte alle esigenze di ben 70 Comuni. Cucciolone era anziano e quando è giunto in canile le sue condizioni erano buone. Domani, come da prassi, sarà effettuata l’autopsia presso l’istituto zooprofilattico”.
Aiello: "Allarme randagismo alle porte di Roma, ma nessuno si interessa"
Carmen Aiello ha spiegato: "I risultati dell'autopsia su Cucciolone non mi risulta siano ancora arrivati dall'istituto, ma dalla Asl, in generale, ci aspettavamo maggiore interesse. Abbiamo chiesto più volte interventi e sterilizzazioni per contrastare il fenomeno del randagismo, ma non ci sono state risposte. Tutto il territorio di Tivoli versa in una situazione pesante: sono località turistiche alle porte di Roma eppure sono piene di cani e gatti randagi".
L'associazione, insieme a tante altre, sta cercando di dare una svolta alla situazione e migliorare le condizioni di vita degli animali della zona "sensibilizzando le istituzioni". Per ora però i volontari dicono di non aver avuto nessuna risposta.