Roma

D'Amato candidato alla Regione Lazio, fronte del No: “Vogliamo le Primarie”

Carteinregola entra a gamba tesa sulle elezioni regionali di febbraio 2023: “Tutti i partiti alle Primarie e il Pd per primo”

Più che intellettuali sono esperti, tecnici urbanistici e del diritto che chiedono alla politica un cambiamento. Così nel mirino finisce la candidatura di Alessio D'Amato alla Regione Lazio, contestata da Carteinregola che scrive al Pd e chiede le Primarie.

Ma non è solo il Pd nel mirino. La piattaforma emersa dal convegno “la città delle persone” chiede di passare al microscopio tutti io candidati, facendo emergere tutti gli aspetti “compresi quelli che normalmente in campagna elettorale non vengono citati, come i conflitti di interesse, i cambi di partito, e anche le eventuali indagini relative all’attività politica o amministrativa”.

Alessio D'Amato sulla graticola per la condanna della Corte dei Conti

E così per l'assessore D'Amato si accende la graticola. Scrivono da Carteinregola: “Apprendiamo ora, a pochi mesi delle elezioni, che il Partito Democratico ha  deciso di proporre, per la Presidenza della Regione, un politico che è stato recentemente condannato dalla Corte dei Conti a  rifondere un rilevantissimo danno – se la sentenza fosse confermata nel secondo grado  – a quella stessa Regione di cui aspira a diventare Presidente. Chiediamo quindi che il candidato si impegni a chiarire tutti gli aspetti di questa inquietante vicenda”.

Più trasparenza per tutti i candidati

Quindi chiedono al al Partito Democratico, “e a tutti i partiti e schieramenti, come già in varie occasioni in passato, che la scelta della candidata o del candidato Presidente non sia calata dall’alto, dai vertici dei partiti, ma che avvenga nel confronto con la base elettorale attraverso le  primarie. Oggi più che mai è necessario un segnale, da parte di tutte le forze politiche,  della volontà di aprire una nuova stagione politica più trasparente, democratica e vicina ai cittadini”.