Roma

Da Nanni Moretti a Giorgia Meloni: la Garbatella avvolta da foto lenzuola

Dal 2 al 16 dicembre saranno esposte in formato gigante come lenzuola sugli stenditoi le foto di Valeria Cerchi. I lotti delle Garbatella non hanno più segreti

Le foto artistiche dei lotti storici e dei loro residenti della Garbatella, storico quartiere romano celebrato da Nanni Moretti in “Caro diario” (nonché teatro dell’infanzia della premier Giorgia Meloni) dal 2 al 16 dicembre saranno esposte in formato gigante come lenzuola sugli stenditoi ancora utilizzati negli stessi cortili.

E’ il terzo capitolo artistico di 'Garbatella Images' promosso dal comune di Roma e affidato all’artista di fama internazionale Valeria Cherchi. Fa parte del programma Contemporaneamente 2022 un progetto ideato e diretto da Francesco Zizola e curato da Sara Alberani e Francesco Rombaldi per scoprire uno dei luoghi più singolari di Roma, le sue specificità urbane, architettoniche e storiche dagli anni ’20 ad oggi.

La caccia alla storia tra i lotti

In alcuni mesi di vita alla Garbatella la giovane fotografa Cherchi ha esplorato i labirinti dei lotti storici, entrando in relazione con la vitale comunità che li abita e con il suo passato. E’ un lavoro 'site-specific' dell’autrice, reduce dal successo di ‘Some of You Killed Luisa’, esposto nei maggiori festival europei.

Dopo 'Visioni' e 'Corpo' delle precedenti esposizioni, quest’anno il tema scelto è 'Spazio', declinato nelle sue varie sfaccettature: lo spazio politico (dei collettivi femministi che sfilavano per il diritto all’aborto), lo spazio pubblico (le lotte contemporanee delle studentesse del liceo Socrate) e lo spazio intimo, quello delle storie personali raccontate nei ritratti, i ricordi d’archivio o le corrispondenze tra i messaggi urbani e i frammenti classici che convivono con i macchinari nella post industriale Centrale Montemartini. Secondo il curatore Francesco Rombaldi, Valeria Cherchi crea con la “totale democratizzazione del suo sguardo un racconto visivo spezzettato e molteplice, dove le tante narrazioni si costituiscono in un unicum visuale che ricostruisce la complessa identità di un quartiere, e delle vite che lo vivono e le hanno vissute”.

Le foto sono soprattutto sugli stenditoi, ma una sessione della mostra è allestita nella Galleria 10b photography. Completa il programma una serie di visite guidate condotte dai curatori e da Claudio D’Aguanno e Francesca Romana Stabile.