Roma

"Dacci 400 euro", e lo minacciano con un coltello: zio aggredito dai nipoti

I due uomini, bengalesi di 35 e 32 anni, arrestati dalla polizia: l'accusa è di rapina aggravata in concorso e lesioni personali

Al rifiuto di dargli denaro, aggrediscono lo zio con un coltello. Arrestati dalla Polizia di Stato due cittadini del Bangladesh di 35 e 32 anni.

Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale e Trastevere ad intervenire nel tardo pomeriggio di domenica in via Principe Umberto per la segnalazione di una lite animata tra più persone. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, hanno notato la presenza di un uomo disteso sul marciapiede che lamentava forti dolori. Lo stesso ha raccontato di essere stato aggredito da 4 persone, due conosciuti perché i nipoti che, al suo rifiuto di consegnargli i soldi, 400 euro, lo hanno colpito al capo, all’addome ed in altri punti del corpo con pugni e brandendo tra le mani un grosso coltello da cucina con il manico in plastica.

La vittima durante il suo racconto ha proseguito dicendo che, con il manico era stato colpito alla testa e per questo, i due aggressori, quelli sconosciuti, erano scappati mentre i suoi nipoti si erano rifugiati in casa. Assicuratisi delle cure mediche alla vittima da parte del personale del 118, che nel frattempo era arrivato sul posto, i poliziotti hanno rintracciato i nipoti dell'uomo nell'abitazione dove si erano rifugiati. Una volta all’interno, gli agenti hanno rinvenuto, appoggiato su di uno stendino, un coltello di grandi dimensioni con il manico in plastica identico a quello descritto dalla vittima e per questo sequestrato.

I due sono stati accompagnati negli uffici del commissariato per ulteriori accertamenti e poi arrestati per rapina aggravata in concorso e lesioni personali e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’udienza di convalida. Sono in corso accertamenti per risalire all’identificazione dei loro complici.