Crollo al Flaminio: "Dai lavori in corso alla notte del terrore. "Pensavo all'Isis"
"All'inizio abbiamo pensato al terremoto. Era buio e c'era tanta polvere". Così, un architetto che vive nel palazzo di lungo Tevere Flaminio interessato dal crollo di due piani. Sulla circostanza che nell'edificio si stessero realizzando dei lavori, il condomino ha affermato: "I lavori al quinto piano erano cominciati da una settimana. La palazzina è del 1930. Sono stati tolti dei tramezzi, cosa che si poteva intravedere dalla finestra di casa mia. Credo che l'idea fosse di creare un open space". Inoltre, ha proseguito l'architetto, "Al sesto piano c'erano dei grossi vasi di cemento. Avevo segnalato la cosa. Il piano era sovraccarico e credo che togliendo i tramezzi si sia peggiorata la situazione".
"La signora del settimo piano ha visto una crepa sul muro si e messa sulla scale per dare l'allarme. Ha telefonato al 113 e da lì hanno iniziato ad evacuare tutti". È il racconto degli attimi che hanno preceduto il crollo della palazzina fatto da un'inquilina di una porzione del sesto piano non interessato dal cedimento. Le operazioni di evacuazione, stando al racconto della ragazza, sono durate alcune ore. La stessa donna, grazie all'intervento dei vigili del fuoco, ha recuperato il proprio gatto, rimasto in casa quando la famiglia ha lasciato l'abitazione.
"Io avevo paura dell'Isis non che mi crollasse il palazzo". A parlare è la signora Mara, inquilina del 5 piano del palazzo di Lungo Tevere Flaminio interessato dal crollo di due piani. "Vorrei capire cosa è successo e quando potrò rientrare a casa mia. So solo che c'erano lavori in tre appartamenti", ha detto la donna. "Ho tante amiche che si sono offerte di ospitarmi", ha aggiunto con senza perdersi d'animo la signora Mara. Sull'intervento dei vigili del fuoco, la donna non ha dubbi: "Sono stati bravissimi, ci hanno evacuato rapidamente". All'inizio, ha spiegato, "non volevamo aprire perché siamo donne sole e avevamo paura. Poi ci hanno detto di metterci qualcosa addosso e di uscire perché il palazzo stava venendo giù, e abbiamo capito".
Una riunione di condominio in cui si sarebbe dovuto discutere anche dei lavori, sempre stando al racconto della signora, era già stata fissata per la prossima settimana.