Roma
Dal brivido dello shibari al rito del thè. Il corpo s'immerge nella cultura giapponese
di Gabriella Sassone
Non solo sushi, manga e ideogrammi japan tatuati sulla pelle di Vip e comuni mortali. Il Paese del Sol Levante è molto di più. Preparatevi ad un’immersione totale nell’arte e nella cultura giapponese, con la partecipazione di più di 75 artisti nazionali e internazionali.
Tra tradizione e trasgressione, yin e yang, cultura e folclore, leggende e realtà. Arriva per il secondo anno il “Kokeshi Rebel Fest 2015”, in scena il 3 e 4 ottobre negli spazi dell’Ex Cartiera Latina (via Appia Antica, 42), ideato, organizzato e diretto artisticamente dalla maestra di fashion bondage Isabella Corda, in arte “DolcissimaBastarda”, e dall’orientalista ed esperta di cultura giapponese Anna Livia Carella. Un festival ribelle e insolito per sognare e vivere il misterioso e affascinante paese, a cura di Veronica D’Auria, Ottavia Starace, Eleonora Furlani e Francesca Taglieri. Inaugurazione sabato 3 ottobre (dalle ore 14,30 alle 23,30), domenica 4 ottobre (dalle ore 11 alle 22,30); biglietto ingresso € 8,00, per i due giorni € 14,00¸ € 10,00 ridotto per ragazzi 10-14 anni per un giorno € 5,00.
Cerimonia del thè, origami, ikebana, arti marziali, spettacoli di musica tradizionale con i taiko, il koto e lo e lo shiamisen. E ancora, kinbaku o shibari, antica forma artistica di legatura giapponese. Spettacoli di danza butoh e videoproiezioni. Esposizioni di dipinti, fotografie, installazioni e performance. Conferenze sullo shunga, il teatro No e sull’arte del tatuaggio giapponese con i lavori di tatuatori e nazionali e internazionali. Il “Kokeshi Rebel Fest 2015” è una manifestazione unica in Italia e non solo che vuole raccontare la passione per l’ampio Universo della Cultura e delle Arti giapponesi vista da un doppio angolo visuale, quello occidentale e quello orientale. Strutturato come un concorso che sfocia in un Festival dà voce a tutte le espressioni d’arte: sia quelle tradizionali e conosciute, sia quelle anticonvenzionali e bandite dalle Accademie. Dopo il felice esordio 2014 dedicato alle Visioni al femminile, la kermesse vuole approfondire il concetto tanto caro alla cultura orientale: Yin Yang, ovvero L’armonia degli opposti. L’armonia, infatti, è alla base del concetto filosofico prima cinese e poi giapponese, dello yin e yang, ovvero delle due polarità complementari, dove una parte può essere compresa solo in relazione al tutto. Yin e Yang si creano a vicenda, possono essere distinti l’uno dall’altro ma non separabili, emblema di un’armonia dinamica su cui si basa la visione orientale della vita, dell’arte e dell’estetica. Più ed oltre ad una teoria di contrapposizione degli opposti, quella dello yin e dello yang è un pensiero che teorizza come l’insieme vada oltre il dualismo. Yin e Yang sono dunque il maschile e il femminile, il bianco e il nero, il caldo e il freddo, l’azione e il riposo, il pieno e il vuoto, due entità che si compenetrano e dipendono l’uno dall’altro in un continuo movimento armonico restituendo una cosa in più: il tutto. Il Festival prevede le sezioni: Esposizioni di dipinti e foto a tema yin-yang, Esposizioni di dipinti e foto a tema Giappone, Videoproiezioni, Performance di artisti che proporranno la loro visione del Giappone e del tema del festival (yin-yang), Ikebana, Cerimonia del te, Shodo, Arti marziali, Performance di taiko. Sono inoltre previste conferenze e dibattiti.
La sezione dedicata agli artisti del tatuaggio si incentrerà invece sul tema della paura e del mostruoso, Yokai, Bakemono e Oni, ovvero creature del soprannaturale, abitano i boschi umidi e le montagne impervie, gli anfratti bui delle case e le soffitte, i sogni e gli stati d’animo. Si mescolano nel quotidiano, negli oggetti di uso comune; provocatori, a volte divertenti, spesso vendicativi, temuti, rispettati. Chi non è in armonia con ciò che ci circonda, chi ha malignità del cuore non li vedrà mai.
“Kokeshi Rebel Fest”: il nome
Le kokeshi こけし sono le celebri bambole giapponesi in legno risalenti al periodo Edo (1600-1868). Sembra addirittura che proprio dalle kokeshi siano derivate anche le matrioske russe. Nella cultura giapponese l’arte di creare bambole in legno ha origini antiche che si sono tramandate negli anni di generazione in generazione. Tradizionalmente gli artigiani le realizzavano levigando più volte il legno di ciliegio o di mizuki, intagliandolo e infine dipingendolo a mano con estrema attenzione ai dettagli. Le loro peculiarità sono di essere in kimono tradizionale e molto stilizzate. Pochi e delicati tratti per suggerire l’espressione del viso che tradizionalmente è sommesso, enigmatico e delicato, espressione di compostezza e femminilità; come corpo hanno una sfera per la testa e un ovale più o meno allungato per il dorso, senza né braccia né gambe. Secondo la tradizione era idea diffusa che il mizuki (l’albero dell’acqua) avesse delle proprietà ignifughe per cui le kokeshi erano considerate protettrici dagli incendi e in senso più generale bambole porta fortuna. Oggi sono molto diffuse come souvenir per i turisti ma sono anche spesso utilizzate come doni per una nascita o per un compleanno o per qualsiasi ricorrenza come oggetti di buon auspicio. Rebel Kokeshi esprime perfettamente lo spirito del festival: il racconto di un Giappone tradizionale (le bambole kokeshi) e di uno totalmente anticonvenzionale (Rebel).
Numerosi gli artisti che parteciperanno a questa edizione Per la sezione performance, conferenze e laboratori saranno presenti: Alessandra Cali, Anna Livia Carella , Antonio Biondi, Carlo Cocorullo, Fabio Massimo Fioravanti, Fulvio Favagnone, Giada Berenato, Inanna Trillis, La Quarta Corda, Marco Milone, Nilde Mastrosimone, Zoukizy Redroom, Piera Liotta & Chiemi, Rita Superbi, Sara Fargnoli, Silvia Stucky, Simona Sanzò & Maurizio Castè, Sylvia DiIanni, Tiziana Cesarini, Scuola Sogetsu Italia.
Saranno protagonisti per la sezione esposizioni (pittura, olio, inchiostro e tecnica mista): Cecilia De Lucia, Cristiano Quagliozzi, Flavia Dodi, Francesco Masci, Gerlanda Di Francia, Giampaolo Atzeni, Ilaria Novelli, Maria Chiara Gianolla, Mariarita Renatti, Max Ferrigno, Milena Scardigno, Shanti Ranchetti, Valentina Campagni, Valeria Perversi, Vincenzo Russo.
Autori delle installazioni saranno invece: Alessio Guano, Leonardo Fiuto Cannistrà, Carmela Cosco, Eligia Gentilucci, EPVS, Giada Wood, Isabella Corda, Isabella D’Amato, Luisa Contarello.
La sezione delle videoproiezioni vedrà i lavori di: Claudia Garrocini, Daniele Casolino, Hirotsugu Aisu, Ivan Gasbarrini, Kinoko Hajime, Lino Strangis, Piero Chiariello, Rick Niebe, Valeria Del Vacchio. Mentre per la fotografia avremo: Daniele Cruciani, Fabio Massimo Fioravanti, Fabiola Sbano, Lara Cetta, Marco Casolino, Nino Barletta, Simone Ladisa, Viviana Mauriello.
Importantissima anche la sezione dedicata all’arte del tatuaggio che si incentrerà sul tema “Yokai, bakemono e Oni” e che vedrà fra i protagonisti: Anita Rossi - Namaste tattoo Studio, Torino; Anna Sandberg - Stockholm Classic Tattoo Stoccolma, Svezia; Cecco -Mad Ink Tattoo, Milano Milano; Cecilia Hateful - Roma; Filip – Satattoo, Nettuno (RM); Sailor Yokes - Clean Ink Tattoo, Roma; Horidome - SorryMama, Pomezia (RM); La Ceci - Sacred Rose - Albany California; Lady Venom - Black Venom Tattoo Studio, Roma; Manekystefy -Adrenalink Tattoo, Marghera; Mara Moon - Till Death Tattoo, Roma; MarlenMckey - BetoBeto Tattoo Studio Roma; Pretzel - Roma; Sonya Cristallo – Ardea (RM); Viviana Bellanza – LunaPark Tattoo , Genzano (RM); Ylenia Curotti - PmP Tattoo Cortemaggiore.