Roma
Dal galateo del buon amante al coming out. Smettere di fare il cafone in 20 mosse
È davvero maleducato non rispondere alle email? Cosa si deve dire al proprio collega che fa coming out? Si devono fare gli auguri al proprio ex che si sta risposando? Come ci si deve comportare se si hanno ospiti vegani a cena? E, ancora, si può fare finta di niente con la vicina di casa il cui partner è stato messo agli arresti domiciliari?
Fra inviti e nuove conoscenze, passando per feste comandate e occasioni speciali, favori e regali, ma soprattutto nuovi costumi sociali e conoscenze virtuali, Miss Caterina firma un galateo moderno per imparare ad affrontare ogni situazione con spontaneità e, allo stesso tempo, con classe. Una guida moderna che suggerisce e illustra i comportamenti da tenere o da evitare in tutte le situazioni.
"Questo galateo è nato dal desiderio di raccontare come ci si deve comportare, o come non è più obbligatorio continuare a fare, nel 2015. Ho cercato di creare un manuale agile e pieno di consigli semplici e facili da mettere in pratica ogni giorno. In fondo, non c'è niente di più difficile che tenere a bada il cafone che è in noi. Quello che preferisce scegliere la strada più semplice - saltare la coda, lamentarsi quando c'è un disservizio, parlare al cellulare in treno -, e non la più educata".
Estratti
Amanti: se lo siete, o lo vorreste essere
È un compito ingrato, perché vi espone al giudizio di chicchessia. Se siete amanti per interesse, il vostro ruolo è socialmente deprecabile, ma allo stesso tempo molto moderno e utile: aprite gli occhi alle belle signore e ai bei signori cornuti, sempre che questi lo vogliano, senza troppe sofferenze poiché solitamente non pretendete niente che non sia acquistabile attraverso un generoso assegno.
Se siete amanti per amore, appartenete alla categoria più sfortunata. Evitate i castelli in aria, il vostro lui o la vostra lei non abbandonerà mai la famiglia per voi e, nel caso (sfortunato) in cui questo accada, vi troverete di fronte al peggior nemico di ogni amore: la quotidianità.
Il vademecum del bravo amante, che esula dalla disponibilità di tempo e sessuale, è fondamentalmente sintetizzato con una sola definizione: basso profilo. Vietate le chiamate nel cuore della notte e nel fine settimana, a meno che non siano espressamente concordate. Vietato appostarsi davanti casa della legittima compagna, seguire i movimenti di lei, farle avere dei messaggi su internet o per posta. Vietatissimo cercare di sabotare la relazione originaria: è certamente per voi “il male” e la “fonte di ogni dolore”, ma anche la vostra salvezza. Essere amanti è molto più eccitante, divertente, energico che giocare con la maglia da titolari. Non cedete alla lusinga del diventare i “veri” compagni, certi che ormai non esiste più la “riprovazione sociale”. Anche se la nostra società non mette più alla gogna gli amanti di turno, verrete sempre indicati come “quella” o “quello” dai figli di primo letto, dai parenti, dagli amici. Ricordate poi che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Non stupitevi dunque se, una volta scardinato un matrimonio e conquistato a fatica il ruolo di legittimi compagni, arrivi un’altra o un altro a spodestarvi dal vostro momentaneo, ma desideratissimo trono…
Coming Out
Esempio principale di notizie relative alla sessualità che creano scompiglio – fra cui si annoverano anche «Sono lesbica» o «Sono gay» o «Pensavo di essere gay, in realtà sono etero» – si accolgono con aria rilassata e priva di giudizio. Rallegratevi nel modo in cui provate gioia e piacere. Non fingete. Non fate domande troppo invadenti. Ascoltate quello che il vostro amico vuole raccontarvi. L’empatia e l’affetto vi guideranno nel comportamento migliore. Spesso di tratta di notizie riservate, dunque evitate di alzare il telefono per spettegolare con chicchessia (perfino con vostra madre).
Se siete voi ad avere una notizia sconvolgente, ricordatevi di affrontare con serenità la situazione che state vivendo. Se gli altri – amici, parenti, conoscenti – vedranno in voi la felicità, non potranno non provare il medesimo sentimento. Organizzate incontri singoli con le persone più vicine, che verranno informate per prime. Per gli altri è possibile organizzare una cena o un aperitivo. Ricordate: siamo negli anni Duemila. Non c’è niente di cui vergognarsi, per cui essere in imbarazzo, niente da temere. Keep calm and be what you are!
#Cafonate
Ci sono dei momenti in cui è impossibile resistere alla tentazione di quelle che sono delle vere e proprie #cafonate e che dunque, come tali, devono essere messe alla gogna. Protagonisti siamo tutti noi quando non riusciamo a resistere dall’inzuppare nel cappuccino il cornetto fragrante, quando non ci alziamo dal nostro posto in treno per andare a parlare con il nostro collega di lavoro e intraprendiamo una lunghissima e noiosissima conversazione, quando… La lista è infinita. Ma per concludere questo libro all’insegna delle buone maniere – perché i tempi sono cambiati, e non è più possibile pensare che i modi siano ancora quelli del bravo cortigiano – ecco una lista di comportamenti da evitare, da colpevolizzare, da ridicolizzare. In fondo non siamo forse nel tempo della gogna (almeno di quella mediatica)?
0. Masticare a bocca aperta.
1. Abbandonarsi a rumori sgradevoli. In caso, fare finta di niente (gli altri dovrebbero forzarsi di fare come se niente fosse). Se ce lo fanno notare (cafonissimi!), scusarsene e cambiare subito discorso.
2. Appoggiare i piedi sul tavolo (se non siete dei cowboy o cowgirl). A proposito di cowboy: la cravatta o si 242
tiene ben allacciata o si toglie; tenerla leggermente slacciata è consentito solo ai bad boys, possibilmente bellocci, in film per teenager.
3. Bere dalla bottiglia (se non state partecipando a un campionato di tennis).
4. Credersi superiori alle regole (soprattutto quando si parla di codice stradale).
5. Fingere conoscenze che non si hanno (e qui si apre una parentesi sterminata), e fare name dropping (menzionare persone note con una certa frequenza, con le quali si avrà o si fingerà di avere un rapporto intimo, al fine di darsi importanza).
6. Fare domande sfacciate.
7. Arrivare troppo in anticipo (o in ritardo) agli appuntamenti.
8. Prima di accettare un invito chiedere chi altro è invitato.
9. Chiedere un parere professionale a un professionista quando si incontra fuori dall’orario di lavoro.
10. Tenere le mani in tasca, in qualsiasi occasione.
11. Imporre le pattine agli amici che ci vengono a trovare a casa.
12. Ispezionare il fazzoletto dopo averlo usato.
13. Leggere la posta degli altri, e poi farsi scoprire. Anche se non ti scoprono, è comunque pessima educazione.
14. Origliare (vale la postilla del punto 13).
15. Leccare l’indice per sfogliare un libro o un giornale.
16. Ridere di qualcuno (sì, anche quando è davvero divertente quello che è appena successo).
17. Sbadigliare davanti a qualcuno (al massimo, coprirsi la bocca. A nessuno interessa vedere la splendida otturazione che vi ha fatto quel dentista tanto esoso).
18. Scrivere (o dire!) il cognome prima del nome.
19. A tavola risucchiare gli spaghetti e, in ogni caso, dire «Prendine ancora altrimenti si butta via» (paragonando l’ospite alla pattumiera).
19bis. Leccare il cucchiaino dopo aver messo lo zucchero nel caffè (si fa sgocciolare, e poi si lascia sul piattino).
20. Voltarsi a seguire con lo sguardo qualcosa che ci incuriosisce. Indicare è vietatissimo, neanche a specificarlo.
21. Non togliersi gli occhiali da sole quando si viene presentati a una persona sconosciuta. E, indossarli quando fuori piove (o nevica!), ma soprattutto quando il sole è tramontato da ore. Gli occhiali con le lenti scure si tolgono sempre quando si è con qualcuno, anche se è vostra madre o vostra sorella.
22. Vietatissimo: incrociare le braccia dietro la testa, rosicchiarsi le unghie (tanto più usarle come stuzzicadenti!), toccarsi il naso (mai infilarci le dita), toccarsi le orecchie (mai infilarci le dita), sbadigliare, stirarsi o grattarsi quando qualcuno parla. Vietato anche toccarsi continuamente i capelli (maleducato e poi tradisce insicurezza).
23. Avvicinarsi troppo all’interlocutore con cui si sta parlando (rischio “doccia” e alito pestilenziale).
24. Chiedere assaggini, un sorso da un bicchiere, un tiro dalla sigaretta (disgustoso, non igienico, cafone).
25. Evitate sempre gli stuzzicadenti. L’acqua a tavola si serve in caraffe, e il vino sempre nella sua bottiglia
(il decanter è solo per i sommelier nei ristoranti). Lo champagne non si usa per accompagnare i dolci. Per l’occasione esistono, appunto, vini da dessert (moscato, spumanti dolci, eccetera). Il vino non si mischia mai con l’acqua, anche se è “troppo forte”. In questo caso se ne beve di meno.
26. Viviamo in una società di vecchi. Accettate il tempo che passa, esattamente come i chili di troppo. Non c’è niente di più ridicolo di una donna completamente rifatta, e sempre a dieta. Se vi siete ritoccate, ammettetelo. Anche il più abile dei chirurghi lascia tracce e perfino la più pietosa delle amiche non avrà rispetto per la compagna bugiarda.