Roma
Dall'inferno Auschwitz all'università. Laurea honoris causa a Edith Bruck
La scrittrice celebrata così dall'università Roma Tre
Dall'inferno di Auschwitz all'università. La scrittrice Edith Bruck, sopravvisuta alla deportazione, ed il fondatore della "Scuola 725" Don Roberto Sardelli ” insigniti della Laura Honoris Causa dall’Università di Roma Tre in omaggio al coraggio nella denuncia sociale.
Presso l’aula magna della Scuola di Lettere Filosofia Lingue dell’Università degli Studi Roma Tre si è tenuta oggi la cerimonia di conferimento della Laura honoris causa in Scienze Pedagogiche a Don Roberto Sardelli e in Informazione, Editoria e Giornalismo a Edith Bruck, due figure che si sono distinte per il loro impegno di denuncia sociale attraverso la forza dell’insegnamento e della letteratura. Alla cerimonia erano presenti il Rettore Luca Pietromarchi, il prof. Massimiliano Fiorucci, Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione, e il prof. Paolo D’Angelo, Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo. Entrambi i laureandi hanno eseguito una lectio magistralis accompagnati dalla Roma Tre Ensemble, l’orchestra dell’Ateneo.
Intervenuto durante la cerimonia, il Rettore Luca Pietromarchi ha dichiarato che queste lauree sono testimonianza della profonda attenzione dell’Università di Roma Tre nei confronti di tutto quello che è memoria storica, impegno sociale e diffusione della cultura.
Ad Edith Bruck, ebrea nata in Ungheria e sopravvissuta ad Auschwitz, è stata conferita la Laurea Honoris causa in Informazione, Editoria e Giornalismo. La Bruck ha raccontato al mondo la sua drammatica esperienza attraverso numerosi libri dopo che, trasferitasi in Italia nel 1954, ha conosciuto Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi e soprattutto Primo Levi che la ha esortata a rendere pubblica la testimonianza della sua esperienza.
“La mia Università si chiama Auschwitz. Luogo assunto a simbolo del male tra i 1.635 campi di concentramento nella civilissima Germania e alcuni nei Paesi occupati e alleati con Hitler”. Queste sono state le fortissime parole della scrittrice ebrea al conferimento della Laurea che corona una carriera di scrittrice, poetessa e editorialista per i principali quotidiani italiani. “Edith Bruck non si è limitata a raccontare lo sterminio ma ha anche riflettuto sul peso dell’esperienza vissuta e sulle difficoltà che il testimone incontra nel farsi ascoltare” ha dichiarato infine il prof. D’Angelo.
La Laurea Honoris causa in Scienze pedagogiche è stata invece conferita a Don Roberto Sardelli, nato a Pontecorvo nel 1935 e ordinato sacerdote nel 1965, che durante la sua formazione incontrò Don Lorenzo Milani ed in un soggiorno in Francia entrò in contatto con l’esperienza pastorale dei “preti operai”. Nel 1968 fu assegnato alla parrocchia di San Policarpo vicino alla borgata dell’Acquedotto Felice dove fondò la “Scuola 725”, dal numero della baracca che la ospitava, dove i ragazzi trovarono nell’esperienza comune dell’apprendere e del sapere il mezzo del loro riscatto sociale e culturale.
“La principale motivazione di questo riconoscimento a Don Roberto Sardelli è legata all’idea di valorizzare un progetto unico come quello della “Scuola 725”, che rappresenta una delle più straordinarie iniziative di pedagogia popolare realizzatesi in Italia del secondo dopoguerra a causa del suo porsi, sin dal principio, in modo molto critico rispetto alle attività della scuola pubblica che continuava a discriminare e a riprodurre le differenze socio-economiche e culturali inserendo i baraccati nelle classi differenziali”, ha affermato il prof. Fiorucci.