Roma
Dall'M5S alla Lega, Fucci confessa: “Grazie Beppe Grillo ma Salvini è meglio”
L'x sindaco di Pomezia, Fucci, passato da M5S a Lega si confessa: “Il movimento non è di destra né di sinistra: è evanescente”
Ex sindaco di Pomezia, uno dei primi Comuni passati al Movimento, Fabio Fucci, su confessa: “La Lega di Salvini,per me è un ritorno alle origini. Io candidato sindaco di Roma? E’ una suggestione. Sono a disposizione della Lega, ma sono scelte che vanno concordati con i dirigenti del partito. Sarei certamente in grado di farlo”.
Spiega Fucci ai microfoni di Radio Cusano Campus nella trasmissione l'Italia s'è desta: “Il motivo della crisi di consenso del M5S è anche questo suo non essere né di destra né di sinistra. La politica è identificare delle priorità, da una parte c’è chi pensa allo ius soli, dall’altro la Lega che ritiene prioritario abbassare le tasse. La Lega, a differenza del M5S, ha dimostrato di apprezzare la mia esperienza da sindaco e di volerla valorizzare. I provvedimenti della Lega al governo mi sono piaciuti, quelli del M5S sono stati evanescenti. Il reddito di cittadinanza si è trasformato in uno strumento assistenzialistico”
Da due anni fuori dal Movimento Cinque Stelle
Ancora Fabio Fucci: “Io sono fuori dal M5S ormai da due anni, ho visto con grande interesse la nascita del governo gialloverde e ho constatato il grande lavoro che la Lega con Salvini vicepremier ha fatto in un anno. Quei provvedimenti che sono stati apprezzati da me, come la legge sulla legittima difesa, quota 100, il calo degli sbarchi, sono stati apprezzati anche da gran parte degli italiani, a differenza dei provvedimenti evanescenti che invece ha messo in campo il M5S. Il reddito di cittadinanza si è trasformato in uno strumento assistenzialistico, come temeva Salvini. Non c’è un percettore di reddito di cittadinanza al quale sia stato offerto un posto di lavoro, o che stia facendo lavori socialmente utili per il proprio comune”
La stoccata a Virginia Raggi
“Raggi? Purtroppo per Roma la Raggi ha fallito su tutte le grandi sfide che la città presenta ad ogni sindaco: dalla gestione dei rifiuti alle manutenzioni. Ha cambiato più assessori che paia di scarpe, questo denota una totale mancanza di visione e di progetto. Se Roma viene percepita come una città sporca e invivibile è evidente che vi sia una responsabilità dell’attuale amministrazione”.