Roma
Dalla Ciociaria alla Scozia: gli italiani emigravano. L'esordio della Riccardi
Café Ida è il romanzo macchina del tempo della romana Alberta Riccardi. La vicenda-saga di due famiglie
È in libreria da pochi giorni "Café Ida" (Piemme edizioni), romanzo d’esordio della scrittrice romana Alberta Riccardi, una saga ambientata tra fine ‘800 e gli anni ’30 che vede incrociarsi, tra la Ciociaria e la Scozia, le vicende di due famiglie, in un perpetuarsi di unioni, divisioni e non detti che condizionano le vite.
Il contesto del libro è legato al fenomeno dell’emigrazione verso un Paese molto meno conosciuto dell’America, eppure capace di alimentare grandi speranze di cambiamento e di affrancamento dalla povertà. Speranze incoraggiate anche dal ‘900, il nuovo secolo portatore di modernità e progresso, di abitudini diverse e costumi non troppo graditi ai conservatori.
Un’epoca veloce, che corre sulle automobili e i transatlantici, che avvicina e di colpo separa, distrugge, come per la prima Guerra Mondiale, o precipita in caduta libera nella Grande Depressione.
Protagonista non è però la Storia, ma due amici che per ragioni distinte si ritrovano, ancora ragazzini, in una terra straniera che non offre nulla di più rispetto a ciò che hanno lasciato, anzi, li costringe a rimboccarsi le maniche per sopravvivere e ricomporre i pezzi per costruirsi una nuova identità. Ci riusciranno, ciascuno secondo la propria natura, le capacità, le scelte talvolta scambiate per destino e la tenacia che caratterizza entrambi. E come in ogni vita in qualsiasi tempo i due amano e soffrono, patiscono lutti e solitudine, raggiungono la felicità, tradiscono, cedono, si rialzano. Il tutto in una costante ricerca della libertà che si intreccia con la necessità di chiamare un luogo "casa".
Piemme Narrativa
Pagine 448
Pubblicato a settembre 2022