Dalle sbarre del circo alla libertà: il Bioparco accoglie la tigre Gladio - Affaritaliani.it

Roma

Dalle sbarre del circo alla libertà: il Bioparco accoglie la tigre Gladio

Dopo anni di maltrattamenti e sofferenza in un circo la regina della giungla recupera la sua dignità

Dalle sbarre del circo alla nuova libertà, il Bioparco accoglie la sua nuova star: Gladio, la tigre del bengala.

 

Enorme, maestosa ed elegante, ma anche fragile e sofferente. Prima passerella glamour per il nuovo ospite del Bioparco, una tigre del bengala sequestrata dai Carabinieri Forestali. Un esemplare nato in cattività e tenuto dentro una gabbia per anni, sottratto ad un circo di Palermo dopo una segnalazione di maltrattamenti. L'enorme felino è arrivato nella struttura malnutrito e ferito, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ora, però, può iniziare la rinascita di questo fantastico animale,  ospite fino a nuove indicazioni della Forestale: “Qui al Bioparco ha a disposizione un'area di oltre 400 mq, accanto a quella delle tigri di Sumatra”, spiega un entusiasta Federico Coccìa, Presidente della Fondazione Bioparco di Roma; “E' dotata di una folta vegetazione, di una piscina e di ripari naturali. Va inoltre sottolineato che oggi il felino ha affondato per la prima volta le zampe nella terra. Sembrerebbe infatti che l’animale sia vissuto in una piccola gabbia, calpestando esclusivamente cemento”.

Il grosso felino è stato affettuosamente rinominato “Gladio”, perché, come un gladiatore, ha resistito coraggiosamente ai maltrattamenti dei precedenti proprietari. E' un esemplare maschio di  di tigre del Bengala di otto anni, nato e cresciuto a stretto contatto con l'uomo e quindi incapace di vivere nel suo habitat naturale. Dopo i vari trattamenti veterinari, e terminato il periodo di quarantena, Gladio si è però ripreso e ora è sfoggia, con oltre 300 kg, una forma perfetta. Il primo approccio con la sua nuova casa è subito entusiasmante, la curiosità e la gioia hanno la meglio sui traumi del passato. Salti e balzi tra rocce e la vegetazione, con un'attenzione particolare per la cascata e la sua “piscina” privata.

“La presenza al Bioparco di animali salvati da situazioni di difficoltà – conclude Coccìa - costituisce un argomento importante di sensibilizzazione per il pubblico, in particolare le famiglie e il mondo della scuola, nei confronti di tematiche come il maltrattamento, il traffico illegale o l’abbandono degli animali e il fondamentale ruolo delle autorità competenti nella loro tutela”.