Roma
Dante e la Commedia nella lingua dei segni. Storia di un esule che ha scritto la storia
di Gabriella Sassone
Da Dante Alighieri esule al rap stornellato in romanesco: ecco due eventi cultural-mondani non bucare tra oggi e sabato.
Si parte nientepopodimenoche con Dante, Padre della Letteratura Italiana, visto che quest’anno si celebrano i 750 anni dalla sua nascita. E che la Divina Commedia è a tutt’oggi tra i libri più letti e studiati al mondo e i suoi valori, così come i contenuti trattati dal poeta, non perdono di significato.
Da qui l’idea di una mostra fotografica e di un ricco calendario di appuntamenti, patrocinati dal Ministero dei Beni Culturali, che ha avuto inizio a Ravenna, città dove Dante è morto, poi ha toccato Firenze e ora sbarca a Roma. L’appuntamento è per oggi, giovedì 19 Novembre alle ore 18, presso la sede della Società Dante Alighieri, in Piazza Firenze 27. Qui il fotoreporter Giampiero Corelli espone i suoi scatti, dieci immagini tratte dalla raccolta completa del 2015 dedicata a “Dante Esule”, ispirate appunto all’esilio del poeta cacciato da Firenze, la sua Patria, per motivi politici. Che così scriveva da esule nel “Convivio I.3”. “Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade; e sono vile apparito a li occhi a molti che forsechè per alcuna fama in altra forma m’aveano imaginato, nel conspetto de’ quali non solamente mia persona invilio, ma di minor pregio si fece ogni opera, sì già fatta, come quella che fosse a fare”. Dunque, una mostra sul cammino di Dante calata nel presente per raccontare la commedia umana dei troppi esuli ed emarginati dei nostri tempi.
La mostra sarà inaugurata con l’incontro-dibattito “Dante Contemporaneo” ideato dalla giornalista del Tg1 Adriana Pannitteri e da Domenico De Martino, docente dell’Università di Udine. Conduce Nino Graziano Luca. Tra gli interventi, Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Luca Serianni, Vicepresidente della Società Dante Alighieri, Marco Caputo, Vicedirettore Rai Cultura, Giulio Pelonzi, responsabile della struttura tecnica Europa della Regione Lazio. Verranno letti al pubblico alcuni passi delle opere del Sommo Poeta, tradotti per la prima volta nella Lingua dei Segni Italiana (LIS), grazie all’interprete Maria Luisa Franchi. L’intento degli organizzatori è quello di sottolineare il concetto di inclusione rendendo fruibile questo evento culturale anche al mondo delle persone sorde. Gli attori che hanno aderito al progetto sono Cinzia Monreale, Virginio Gazzolo e Augusto Zucchi. “L’essere esuli, ai margini è, purtroppo, una condizione quanto mai attuale, eppure inaccettabile, per una società civile… c’è una mancanza di spinta ideale in questa nostra Europa che, pure, è stata il sogno di fratellanza e di accoglienza per i suoi padri fondatori… un pericoloso addormentamento che, come la storia ci insegna, può essere foriero di avventure dall’esito drammatico. Alle periferie del mondo ed esclusi – l’esperienza dovrebbe insegnarcelo – potremmo un giorno esserci tutti”, spiega la Pannitteri. Il testo critico della mostra è a cura di Fulvio Chimento che annuncia: “Una sezione dell’esposizione è dedicata proprio a un focus di stretta attualità, il dramma dello sbarco di uomini, donne e bambini provenienti dall’Africa sulle coste del sud Italia. L’immagine del naufrago che tenta di raggiungere la terra promessa incarna al meglio la condizione degli esuli dei nostri giorni e al tempo stesso simboleggia la condizione vissuta anche dall’intellettuale del terzo millennio: esule senza patria, alla ricerca continua del riconoscimento della propria funzione sociale”. L’evento è realizzato in collaborazione con Ancislink e L’Istituto statale sordi di Roma. Verrà infine presentato Cartoon Able, un progetto innovativo ideato dalla casa editrice Punti di Vista e dalla studio di produzione Animundi per la realizzazione del primo prodotto a cartoni animati fruibile da tutti i bambini con diverse disabilità.
Venerdì sera invece scende in campo “l’ugola d’oro” Elena Bonelli con il suo “Dallo stornello al Rap”, primo talent sulla nuova e giovane canzone romana di tendenza, per raccontare in musica la Città Eterna. La Bonelli, cantante e attrice capitolina, ma anche produttrice e mecenate, ha coinvolto centinaio di ragazzi, musicisti e filmakers, under 35 anni, che hanno proposto hit e immagini di Roma in nuove forme e stili. Dal rock al rap, dal pop melodico al folk. Venerdì alle 21, nella sala Sinopoli dell’Auditorium - Parco della Musica, saliranno sul palco gli 8 finalisti del concorso, vere rivelazioni, che saranno selezionati da una giuria di qualità composta da Dario Salvatori, Marco Molendini, Stefano Mannucci, Simone Cristicchi, Enrico Vanzina, Carla Vistarini, Pippo Caruso, Stefano Reali, Ernesto Assante, Ferdinando Bideri, Franco Bixio, Paolo Dossena e Renato Marengo. Saranno loro a decretare i 3 vincitori che avranno l’opportunità di dare forma a una nuova era della canzone romana attraverso le loro opere. Tra gli ospiti dell’evento che si esibiranno sul palco, il gruppo rap Flaminio Maphia, Amedeo Minghi e l'Orchestraccia. Seguitissima da molti fans sui social network, l’artista, ha creato il gruppo “DIFENDI ROMA, DIFENDITI DA ROMA DI ELENA BONELLI”, dove il popolo può denunciare i disagi e i problemi della città di Roma, ma nello stesso tempo difende le tradizioni e la cultura romana apprezzatissime nel mondo. Insieme a lei, tantissimi cittadini italiani e non che hanno aderito a questa iniziativa, lottano per ottenere una situazione migliore dal punto di vista organizzativo e cercano di dare vita ad una “rivoluzione” per far riemergere la Caput Mundi.