Roma
De Vito: "Roma è ostaggio del Pd". M5S, "Elezioni, o sarà liberazione"
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di Fabio Carosi
Alle 7 del mattino è già operativo ma non nella liturgia politica. La lettura dei giornali può attendere, prima c'è il profilo social e il blog dove freme l'attività. Già capogruppo M5S in Campidoglio, poi per effetto della rotazione "tornato semplice portavoce", Marcello De Vito è in piena campagna elettorale.
Allora De Vito, è già iniziata la corsa per salire sul carro dell'ipotetico vincitore?
"Le regole del Movimento Cinque Stelle sono chiare: per candidarsi bisogna essere iscritti al blog da tempo e soprattutto "incensurati".
Siete coscienti che l'opinione pubblica gradirebbe Di Battista o la Lombardi candidati a sindaco?
"Sì, ma noi rispettiamo le regole".
Secondo lei Renzi e il Pd porteranno Roma al voto o si prefigura un lungo commissariamento, come si intravede dalle dichiarazioni del premier Renzi che ipotizza una squadra di sub commissari come in un a giunta a lungo termine?
"Scriva bene, mi raccomando: diffidiamo il Pd dal tenere Rona in ostaggio. La città deve andare al voto alla prima finestra utile. Questa città è già stata per troppo tempo ostaggio del Pd e di Mafia Capitale, sen non si andrà al voto partiremo con la campagna di "liberazione" per Roma dal Pd che vorrebe allungare i tempi per recuperare un po' di consenso".
Senta De Vito, l'assessore uscente Stefano Esposito ha denunciato l'ingovernabilità della macchina del Comune come responsabile degli insuccessi del sindaco. O dei mancati successi, faccia lei. Siete coscienti che se andrete al governo della città avrete lo stesso problema di Marino?
"Si riveda le carte di Mafia Capitale. Nell'indagine si dice chiaramente che la cupola operava con il consenso della politica. E poi non dicessero fesserie: quando si sono insediati hanno fatto uno spoil system incredibile cambiando tutte le figure apicali. Se si lono scelti uno ad uno, come d'altronde hanno fatto nelle aziende comunali. In commissione sono arrivato solo i curricula di quelli che volevano, altro che trasparenza, meriti e selezione. Ora Esposito non venga a raccontare balle, è ridicolo".
Parliamo di programma. ci state già lavorando?
"Diciamo che i tavoli di lavoro sulle emergenze dell città sono operativi. In realtà non hanno mai smesso di lavorare. Ma non ci vuole molto per capire quali saranno i temi, perché sono le esigenze dei cittadini: dai servizi al sociale".
E' cambiato qualcosa nei "ragazzi" del Cinque Stelle, Frongia, Raggi, Stèfano dal momento in cui avete capito che Marino avrebbe lasciato e che eravate proiettati verso il governo della città?
"Negli ultini tempi siamo cresciuti nell'esperienza e nella maturità. Ota abbiamo più fiducia di poter riuscire a cambiare questa città".
Concludiamo così lei sale sulla linea 60 dell'Atac. Chi temete di più? Marchini, Meloni-Salvini, il Pd o il ritorno di Marino?
"Abbiamo una sola paura ed è quella dell'astensione. Temiamo chi non andrà a votare perché dice che tanto non cambia nulla. Non è vero, il cambiamento siamo noi".
Vabbè questo è uno slogan elettorale, Allora è vero che siete in piena campagna...
"Sì, per liberare Roma e cambiarla".
Doppio slogan, allora in bocca al lupo.
"Grazie".