Decine di candidati sindaco: a Roma le psyco-elezioni. Primarie, roba da marketing
di Francesca Frascarelli *
Banchetti sparsi in diverse zone della città per scegliere il candidato sindaco. Alternative di scelta in eccesso, ma cosa si nasconde dietro a tutto questo? Si tratta di democrazia o c’è dell’altro? Siamo abituati a pensare che più scelte abbiamo, maggiore è la nostra libertà e maggiore il nostro benessere. Tutto questo è profondamente radicato nella nostra società e nella nostra vita, ma pensiamoci un attimo: è esattamente così? Siamo davvero sicuri che poter scegliere tra tanti candidati politici garantisca la nostra libertà? E’ vero che la vita è una questione di scelte ma ci siamo mai domandati cosa succede quando si supera il confine tra avere più opportunità e quando invece sono davvero troppe? Quali sono gli effetti negativi di tutta questa abbondanza? Vediamoli insieme:
- Il primo effetto è che, quando abbiamo tante opzioni di scelta, diventa davvero difficile, non solo fare quella giusta, ma farla! Avere tante alternative produce, paradossalmente PARALISI invece di liberazione. La paralisi è dunque la diretta conseguenza dell’avere troppe scelte
- Il secondo effetto negativo è che, qualora riuscissimo a superare la paralisi e a prendere questa fatidica decisione, alla fine saremo meno soddisfatti del risultato di quanto lo saremmo stati se avessimo avuto meno scelte e sapete qual è la ragione? Se scegliamo un opzione che non è perfetta, è facile immaginare che avremmo potuto fare una scelta diversa. L’ alternativa immaginata ci induce a rammaricarci della scelta ed il rimpianto diminuisce la soddisfazione, anche se fosse un ottima scelta. In altre parole più scelte ci sono, più è facile rammaricarsi di ogni dettaglio della scelta presa.
- Il terzo effetto è quello che gli economisti chiamano costo/opportunità. Quello che dobbiamo sapere è che il valore che diamo alle cose dipende da ciò con cui le confrontiamo. Quando ci sono tante opzioni disponibili, è estremamente facile immaginarsi le caratteristiche attraenti delle alternative scartate ed essere meno soddisfatti della decisione presa. Il costo opportunità diminuisce la soddisfazione per la scelta fatta anche quando è stata eccellente. Più sono le opzioni, più le caratteristiche attraenti ci si ritorceranno contro come costo-opportunità
- Il quarto effetto dell’avere tante opzioni sta nel fatto che le aspettative sono altissime. Più scelte possiamo fare, più aspettative rispetto all’eccellenza delle opzioni stesse diventano alte, questo produrrà meno soddisfazione anche quando i risultati sono buoni.
Cosa significa tutto questo? Non c’è dubbio che un po' di scelta è meglio di non averne affatto ma da questo non deriva che molta scelta sia meglio di averne un po’. Tutti noi abbiamo bisogno di limiti, perché averli ci permette di avere più controllo e consapevolezza di ciò che stiamo facendo, e di conseguenza anche più soddisfazione. Tornando alla politica, avere una visione chiara dei candidati, ci permette di essere consci di quello che ci stanno proponendo e del motivo per cui li stiamo scegliendo. Ma se tutto questo viene a mancare, se siamo bombardati da una quantità infinita di candidati, di idee e di progetti ci perdiamo, ci paralizziamo o, nella migliore delle ipotesi, rimaniamo insoddisfatti della decisione presa.
Ma c’è ancora dell’altro, ci sono ancora altre domande da porci, tra cui: siamo davvero sicuri che i nostri politici non stiano sfruttando consapevolmente il “paradosso della scelta” per persuaderci a fare quelle scelte che in realtà hanno già fatto loro per noi?
Siamo davvero sicuri che questa moltiplicazione dei candidati non sia una vera e propria strategia di marketing politico, travestita da un atto democratico, che nega la nostra capacità di scelta? Siamo sicuri che stiano rispettando il nostro diritto ad essere informati o siamo solamente vittime di una sottile manipolazione? Lascio a voi rispondere.
* Psicologa Clinica e della Salute, esperta nella gestione dei processi di cambiamento. Si occupa principalmente di fattori cognitivi, affettivo, emotivi, psicosociali, comportamentali, sociali e culturali che sono all'origine e influenzano lo stato di benessere e salute delle persone, la promozione e il mantenimento di tale stato; la prevenzione e il trattamento delle malattie e dei loro correlati psicologici; l’analisi e il miglioramento del proprio stile di vita.