Roma
Dehors, Comune di Roma ha deciso: proroga fino al 31 ottobre e più controlli
Dal primo luglio non saranno ammessi ampliamenti aggiuntivi per le pedane del Municipio I
Come anticipato da Andrea Alemanni, presidente della commissione Commercio di Roma Capitale, ad affaritaliani.it, la Giunta capitolina ha dato l'ok alla delibera che disciplina le Occupazioni di suolo pubblico. Quindi: possibilità di comunicare entro il 30 giugno la volontà di mantenere le pedane, pena la rimozione obbligatoria a partire dal primo luglio, e il divieto di chiedere ulteriori estensioni dei dehors già esistenti, ma solo per il Centro storico. Tutte le richieste dovranno poi passare al vaglio della soprintendenza.
Il nuovo provvedimento transitorio, che comunque dovrà passare al vaglio dell'Assemblea capitolina, proroga le nuove scadenza al 31 ottobre e vuole aiutare il commercio locale, sostenendo la ripartenza di ristoranti e bar della Capitale. I ristoratori potranno richiedere il mantenimento dei dehors, entro il 30 giugno, al proprio Municipio attraverso la piattaforma “Get”. Ma dovranno allegare anche la modulistica idonea e le ricevute di pagamento per i diritti di istruttoria, così come la pianta e il prospetto per l'Occupazione di suolo pubblico.
Più contorolli sulle richieste di proroga
L'accettazione però non sarà automatica, perché servirà innanzitutto che pianta e prospetto siano sottoscritti da un esperto abilitato e iscritto all'albo professionale di appartenenza. E la comunicazione trasmessa dovrà ottenere il via libera dalla soprintendenza statale, ma solo per vie e piazze per le quali è obbligatorio (come del resto avveniva già in passato). In caso di parere negativo, lo stesso Municipio provvederà a rimuovere le pedane. La mancata presentazione della comunicazione entro il termine previsto sarà considerata al pari di una rinuncia e comporterà l'obbligo di rimozione a partire dal primo luglio 2022.
Blocco delle estensioni dei dehors nel Municipio I
Tutte le Osp emergenziali in essere da aprile 2022 restano soggette al pagamento del canone patrimoniale secondo le tariffe e i coefficienti moltiplicatori vigenti per le occupazioni permanenti. La delibera prevede, infine, a differenza della normativa emergenziale Covid, l'impossibilità a partire dal primo luglio 2022 di richiedere ampliamenti di superficie aggiuntivi rispetto alle occupazioni di suolo pubblico già concesse precedentemente allo stato di emergenza, solo per il Municipio I.